Bolkestein "grazie alla Lega, nell’ultimo Consiglio dei Ministri deciso che i comuni costieri possono emanare la delibera di proroga delle concessioni balneari sulla base dell’informativa rilasciata dal vicepremier Matteo Salvini. Un atto importante, data la scadenza del 31 dicembre che avrebbe lasciato nella più totale incertezza un settore minacciato dalla direttiva Bolkestein". Parole dell’europarlamentare Susanna Ceccardi (Lega) ma per gli operatori balneari il nodo delle concessioni non è sciolto. "Mai venuta meno la nostra battaglia per tutelare i gestori degli stabilimenti balneari dai diktat europei", prosegue la leghista. La questione però rimane pendente con Bruxelles ma "i balneari - conclude Ceccardi - potranno superare la scadenza del 31 dicembre 2023 e proseguire l’attività per tutto il 2024". In verità le regole Ue costringono dal 2024 a nuove gare, secondo le ultime decisioni del Consiglio di Stato, dopo il 2024 invece secondo il rinvio previsto dal decreto Milleproroghe. L’orizzonte non è chiaro per gli operatori del settore. "Il comunicato del Consiglio dei ministri è importante, ma non sufficiente a dare serenità ai balneari" è la reazione di Antonio Capacchione, presidente di Sib-Confcommercio e Maurizio Rustignoli, presidente Fiba-Confesercenti.
"Da mesi – spiegano – chiediamo al Governo, inutilmente, di emanare una nuova legge o un provvedimento chiarificatore che dia certezze alle imprese. È importante che il Consiglio dei ministri abbia invitato le amministrazioni periferiche ad evitare l’avvio di gare nell’assegnazione delle concessioni vigenti ma restiamo preoccupati per la tempistica e sollecitiamo il Governo a procedere senza indugio all’emanazione di ogni provvedimento legislativo ed amministrativo per la messa in sicurezza di questo comparto economico".