Aveva preso il Fentanyl, e non solo. L’esito degli esami tossicologici effettuati sul 23enne Ivan Zamparini dopo il pomeriggio di follia a Gagliole ha evidenziato l’assunzione del farmaco analgesico, chiamato "la droga degli zombie", e di cannabinoidi, oltre alla presenza massiccia di ketamina.
Ieri mattina in tribunale a Macerata, davanti al giudice per le indagini preliminari Claudio Bonifazi, si è tenuta l’udienza di convalida dell’arresto del giovane. Alla fine è stata disposta la misura cautelare in carcere. Il 23enne è accusato di tentato omicidio aggravato ai danni dei genitori. Attualmente è ancora ricoverato all’ospedale Torrette di Ancona – piantonato dai carabinieri – a causa delle gravi ferite che si era autoinferto. In particolare si era tagliato ai polsi e alla gola, e si era lesionato la trachea.
Venerdì nel primo pomeriggio, nella sua casa in centro aveva iniziato a ferirsi da solo, infliggendosi dei tagli. Quando i genitori avevano cercato di fermarlo per farlo desistere, con il coltello da cucina aveva colpito prima la madre e poi il padre. La madre Souad Kanane, 60 anni, aveva riportato ferite lievi; sentita in ospedale a Camerino, avrebbe confermato questa ricostruzione dei fatti. Il padre invece aveva riportato ferite più gravi, a torace e addome, ed era stato subito operato; sabato era stato estubato e svegliato dal coma farmacologico. Netto il miglioramento delle sue condizioni dopo il delicato intervento chirurgico a cui era stato sottoposto nella notte tra venerdì e sabato. Tuttavia anche i genitori restano ricoverati, lui a Torrette e lei a Camerino.
Continuano intanto le indagini da parte dei carabinieri del Reparto operativo del comando provinciale di Macerata, guidati dal colonnello Massimiliano Mengasini, e della Compagnia di Camerino, guidata dal capitano Angelo Faraca. Nelle prossime ore dovrà essere sentito anche il padre, il 65enne Terenzio Zamparini, carabiniere in pensione ed ex consigliere comunale di Gagliole. Tra il materiale sotto sequestro, il coltello da cucina con una lama di 22 centimetri usato nell’aggressione.
Ivan, figlio unico, attualmente sarebbe stato disoccupato; non era in cura da nessuno. Il fatto che avesse assunto sostanze stupefacenti sarebbe stato chiaro fin da subito agli inquirenti. "Il ragazzo urlava in modo disperato, mai sentita una cosa simile" avevano raccontato i vicini di casa, che l’altro giorno hanno allertato subito i soccorsi, e chi era intervenuto.
Il Fentanyl è un oppioide sintetico con proprietà analgesico narcotiche. Sarebbe circa cento volte più potente della morfina, ma anche cento volte più tossico. La miscela di droghe avrebbe aggravato l’effetto stupefacentre sul 23enne.
Lucia Gentili