Prevenzione basata sulla partecipazione attiva dei cittadini e la cooperazione con le forze di polizia per ridurre potenziali reati. È con questo obiettivo che Comune di Corridonia, polizia locale e carabinieri hanno ripreso in mano il progetto di controllo del vicinato, l’auto-organizzazione tra vicini per monitorare la zona in cui si abita.
"Uno strumento importante di la prevenzione se ben gestito e coordinato" ha esordito il sindaco Giuliana Giampaoli. "Il progetto è nato nel 2016 dopo un accordo con la prefettura – ha spiegato il comandante della polizia locale, Alberto Sgolastra –. Partecipò il quartiere di via Rossini. Il controllo del vicinato è un’aggregazione spontanea di cittadini che cercano di difendersi da eventi delittuosi. Un ruolo fondamentale ricopre il referente del gruppo, che deve filtrare ciò che è degno di nota, come la presenza di un veicolo sospetto, e comunicarlo". "Questi fenomeni purtroppo non possono essere previsti – ha ribadito il maresciallo Francesco Attimonelli, vicecomandante della stazione dei carabinieri – pertanto la miglior arma è la prevenzione. Non bisogna mai intervenire da soli, l’importante è segnalare il sospetto alle forze dell’ordine. I malintenzionati studiano sempre prima il luogo, ma se capiscono che i cittadini sono uniti possono desistere". Un esempio virtuoso è stato descritto da Luigi Gentili, referente del primo gruppo del territorio. "Iniziammo con le assemblee per poi organizzarci con regolamento e una chat – ha raccontato –, da via Rossini ci siamo ampliati nelle vie Fonte Oliva, Niccolai, Sant’Anna, Santa Maria e viale Trieste. Non ci dobbiamo sostituire alle forze dell’ordine, ma tentativi di furto sono stati sventati grazie alle segnalazioni".
Diego Pierluigi