Circa diecimila visitatori, di cui mille partecipanti all’esplosione di colori di sabato e cinquemila alla giornata finale di domenica in cui si è svolto "Rimbalzi di gioia… in un abbraccio che vale", un grande spettacolo curato da Renzo Stizza della Mabò Band, ricco di artisti e spettacolari sorprese coreografiche. Questo il bilancio della 19esima edizione del "Clown&Clown", il Festival internazionale di clownerie e clownterapia che ha trasformato per una settimana Monte San Giusto nella "Città del sorriso". Ideato nel 2005 dalla Mabò Band, il festival che unisce l’anima artistica con quella sociale del clown, ha attirato visitatori da ogni parte d’Italia e dall’estero, molti dei quali clowndottori appartenenti a numerose associazioni di clownterapia che sono giunte per assistere agli eventi speciali che hanno avuto come protagonisti il professore e scrittore Enrico Galiano, l’attivista per i diritti umani e direttore Nicolò Govoni e l’ideatore della clownterapia Michael Christensen. Nella festa finale di domenica, presentata da Natasha Stefanenko, tra le più grandi sorprese c’è stata una pioggia di farfalline di carta bianca creta da decine di kabuki creati appositamente e la "creazione" di un mare con l’utilizzo di cartoncini azzurri distribuiti al pubblico, sul quale sono arrivati i comici Didi Mazzilli, Enzo Polidoro e Alessandro Petrone trasportati da gommoni sostenuti dai volontari del festival. In seguito, come da tradizione, sono arrivati sulla folla migliaia di palloncini e palloni colorati di tutti i colori che hanno divertito ed emozionato sul ritmo di coinvolgenti musiche. All’appuntamento hanno partecipato anche il poeta e scrittore Giò Evan con un monologo sulla "leggerezza" e la vincitrice di The Voice Kids Melissa Agliottone che ha deliziato il pubblico suonando e cantando al pianoforte. Tra i momenti più toccanti c’è stata la consegna del premio "Clown nel cuore 2023" a Mattia Villardita, lo Spiderman dei bambini e delle famiglie che lottano le loro battaglie negli ospedali.
Cronaca"Clown&Clown", chiusura col botto. In diecimila a Monte San Giusto