Irritato per la sostituzione, ma di nuovo con il sorriso quando a fine gara la squadra festeggia i primi tre punti casalinghi grazie al successo sul Sora. Ismaila Diop è così: spontaneo, impulsivo, quasi elettrizzante. E quel carattere è vizio e virtù di un giocatore che da quando è approdato alla Civitanovese è sempre stato titolare. L’unica gara saltata è stata quella di Coppa Italia contro il Castelfidardo, sarà un caso che in quell’occasione l’undici di Sante Alfonsi ne ha prese 4. Per il resto, sempre al centro della retroguardia, insieme con Passalacqua, e guai a spostarlo di lì. Nella ripresa di domenica, quando dopo un contrasto con un giocatore ospite si era accasciato a terra lasciando pensare a qualcosa di serio, tutti hanno richiamato il medico sociale Renzo Mandozzi. Ma a Diop è bastato poco per rialzarsi e rimettersi subito in gioco. Solo che nel frattempo il cambio era stato richiamato. Il difensore è uscito dal campo – dentro Ruggeri – e anche un po’ di senno. "Perché – dice –, siamo una squadra e a me piace dare una mano sempre, sia nei momenti belli che in quelli brutti". Mister Alfonsi ha ammesso di aver capito male le parole di Mandozzi. Il caso è risolto e soprattutto la vittoria archiviata. Ed è quello che conta di più. La prestazione è stata quasi ineccepibile, stavolta la Civitanovese è riuscita a gestire sapientemente il risultato. Ha colpito al momento giusto, ha corso pochi rischi, ha vinto duelli. "In settimana – aggiunge il centrale dei rivieraschi –, l’avevamo preparata bene perché avevamo un solo risultato possibile. Ce l’abbiamo messa tutta per vincere, è una vittoria molto importante per il morale". Ma tra gli episodi decisivi non poteva mancare un intervento del difensore classe 1999: la palla messa in area dal bianconero Marchetti Capasso rischiava di entrare se Diop non l’avesse spazzata via (24’pt)? "Eravamo pronti anche a morire per vincere", esagera il calciatore. Poi, rivela: "In settimana abbiamo parlato tanto e ci siamo resi conto di aver perso qualche punto per strada per non aver gestito alcune situazioni con esperienza. Adesso non possiamo abbassare la guardia perché domenica ci aspetta un’altra battaglia". Il primo trionfo interno ha permesso alla compagine adriatica di abbandonare l’ultimo posto in classifica portandosi a una sola lunghezza dalla zona salvezza. Domenica ecco un altro match interno: sarà il frizzante derby con la Fermana, formazione che si trova appena un punto sotto ai rossoblù. "Adesso – conclude il giocatore ex Montegiorgio – siamo carichi a pallettoni, in settimana ci caricheremo ancora di più. Era e resta nostro obiettivo sfruttare queste due partite consecutive in casa per rilanciarci".
CronacaCivitanovese, carica Diop: "Vittoria che dà morale"