Cittadinanza onoraria ai paracadutisti Nembo

La decisione presa dal Consiglio comunale alla presenza del generale Prizzi "Un plauso alla sensibilità dimostrata da Tolentino che ha accolto la proposta".

Cittadinanza onoraria ai paracadutisti Nembo

Cittadinanza onoraria ai paracadutisti Nembo

Il Consiglio comunale di Tolentino ha conferito all’unanimità la cittadinanza onoraria al 183° Reggimento paracadutisti Nembo. Alla presenza del generale Leonardo Prizzi, accompagnato da Andrea Angeli, funzionario Onu. Questa la motivazione: "Nel giugno 1944 il reggimento ha contributo in modo determinante al ritorno della libertà nel territorio della città. In particolare, l’avanguardia della divisione giungeva il 22 giugno 1944 all’Abbadia di Fiastra e con i suoi paracadutisti (nati in tutte le regioni d’Italia e anche all’estero), con grande spirito di sacrificio, sosteneva per otto giorni accesi combattimenti nella zona del fiume Chienti per scoprire consistenza e andamento dell’organizzazione difensiva tedesca, subendo molti caduti fra le proprie file. Caduti ai quali, con grande sensibilità e amor patrio, l’amministrazione comunale di Tolentino nel 1986 erigeva un monumento commemorativo. La cittadinanza onoraria conferita oggi rappresenta quindi un ulteriore memore pensiero dei cittadini verso gli eroici paracadutisti del 183° Reggimento Nembo". Nella tarda mattinata del 30 giugno 1944, proprio ottant’anni fa, questi entrarono a Tolentino e liberarono, insieme ai partigiani, la città. Il generale di divisione della riserva Prizzi, già comandante del 183° Reggimento, aveva invitato l’amministrazione comunale a procedere al conferimento della cittadinanza onoraria, verso un reggimento che divenne leggendario ma di cui fino ad ora c’è stata traccia solo al monumento dei caduti a Passo del Bidollo (eretto appunto nel 1986), dove ogni anno si svolge la cerimonia per l’anniversario della battaglia di Sforzacosta, che vide appunto protagonisti i paracadutisti Nembo. Ieri il sindaco Mauro Sclavi si è commosso. "Un plauso – ha detto il generale Prizzi – perché è avvenuto a soli tre mesi dalla mia proposta e finora non era mai successo. E un plauso anche per la sensibilità dimostrata da Tolentino". "Onore e onore essere qui", ha aggiunto Angeli. "Un simbolo di altissimo valore per tutta la comunità", ha dichiarato il presidente del Consiglio Alessandro Massi. "Un atto di gratitudine e memoria per coloro che hanno permesso a Tolentino di rinascere, esempio di coraggio, faro per le future generazioni", ha ribadito il consigliere di maggioranza Fabio Montemarani ricordando il nonno, Giuseppe Tarquini che faceva parte dei paracadutisti Nembo e sottolineando il valore della libertà.

Lucia Gentili