"La Regione non può rimanere alla finestra, restare passiva di fronte allo stop del mattatoio di Villa Potenza. Chiediamo al governatore Francesco Acquaroli e all’assessore competente se e quali azioni intendano mettere tempestivamente in campo a salvaguardia del mattatoio e del futuro delle imprese locali del settore zootecnico, altrimenti costrette a recarsi fuori regione, con maggiori costi e soprattutto con l’indebolimento della sicurezza alimentare dell’intera filiera". A lanciare l’sos è il consigliere regionale Pd Romano Carancini: ha depositato un’interrogazione, chiedendo appunto azioni urgenti, che sarà discussa martedì.
Lunedì è stato l’ultimo giorno per il mattatoio. E all’asta del 13 marzo per la vendita non si è presentato nessuno. Per la sesta volta. Si dovrebbe procedere con un’ulteriore asta a un prezzo ribassato. Carancini propone alla Regione di acquisire la struttura e darla in gestione tramite bando.
"Con l’interrogazione vogliamo far capire cosa stanno rischiando di perdere le Marche – prosegue l’ex sindaco di Macerata -. Il mattatoio di Villa Potenza è unico in tutta la regione per specifiche caratteristiche di lavorazione delle carni. Le oltre 600 aziende zootecniche interessate si trovano nella grave condizione di doversi rivolgere ad altri mattatoi fuori regione (i più vicini con le medesime caratteristiche sono a Teramo e Faenza) con conseguenti insostenibili costi di trasporto, nonché la perdita di qualità delle carni dovuta all’oggettivo stress a cui sarebbe sottoposto il bestiame durante il trasporto. Gli allevatori, i produttori e le associazioni di categoria nelle ultime settimane hanno dato voce alla profonda preoccupazione per la chiusura, definendo a rischio l’intera filiera zootecnica locale e il settore produttivo. Per questo non comprendiamo l’assoluta indifferenza della Regione sul tema agricolo, di sua competenza. La sicurezza alimentare è fondamentale per le carni macellate, che finiscono sulle tavole dei cittadini. E il mattatoio rappresenta una struttura controllata dal sistema sanitario, veterinario, delle Marche. Poi ci sono i costi per i produttori e il grido di allarme delle associazioni di categoria. La Regione, davanti a tutto questo, dovrebbe essere interessata all’acquisizione. Anche perché in ballo non c’è solo la struttura per la macellazione, ma anche un’area libera edificabile con potenzialità, immobili e aree agricole; tra l’altro nell’area contigua si trova il Centro Fiere rinnovato, che dovrebbe essere inaugurato entro l’anno".
Secondo Carancini l’Ente dovrebbe acquisire il mattatoio e poi mettere a gara il bando per l’affitto della struttura, per la gestione. "Sarebbe un investimento per la Regione – conclude -, è molto importante che il servizio pubblico si renda protagonista in questa vicenda".