Una celebrazione itinerante ha animato ieri il centro città, in onore della festa dell’Unità nazionale e giornata delle Forze armate. Prima il momento religioso nella chiesa dell’Immacolata in corso Cavour, con la messa in suffragio dei caduti di guerra presenziata dal vescovo Nazzareno Marconi. Poi il corteo di autorità del territorio e forze armate ha raggiunto la scalinata del monumento dei Caduti: qui l’alzabandiera e l’esecuzione dell’Inno nazionale hanno preceduto la deposizione della corona d’alloro da parte del prefetto di Macerata, Isabella Fusiello, che ha salutato le forze dell’ordine e i tanti partecipanti alla ricorrenza. A seguire un momento di raccoglimento in memoria dei caduti, con la lettura dei messaggi del ministro della Difesa, Guido Crosetto, e del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il quale ha sottolineato l’importanza di lavorare per un clima di pace nel mondo, ricordando i militari attualmente in missione in Medio Oriente. Ad accompagnare la celebrazione, l’orchestra "Insieme per gli altri" del maestro Emiliano Bastari.
Il terzo atto dell’evento ha riempito il teatro Lauro Rossi: a dare il benvenuto ai presenti, il tenore Andrea Ferranti, poi al via la cerimonia di consegna delle medaglie d’onore concesse dal presidente della Repubblica ai cittadini italiani, militari e civili, deportati e internati nei lager nazisti e ai familiari dei deceduti. Il riconoscimento, consegnato ai congiunti dal prefetto di Macerata, Isabella Fusiello, e dai sindaci dei comuni di provenienza degli insigniti, è stato assegnato per Macerata a Mario Affede, Pacifico Francioni, Alfio Francucci, Gino Pallotto, Pierino Pallotto, Luigi Piccinini e Raul Poloni, deportati militari in Germania; Romolo Mercuri, deportato militare in Croazia. Per Civitanova, Giulio Innocenzi, deportato civile in Germania; Luigi Pennesi, deportato militare in Germania. Per Potenza Picena, Edmondo Castellani, deportato militare in Germania. Per Treia, Amedeo Sabbatini, deportato militare in Germania. Per Matelica, Fiore Ciccolini, deportato militare in Austria. Per Montecosaro, Luigi Marozzi e Costantino Quattrini, deportati militari in Germania. Per Camerino, Eligio Santacchi, deportato militare in Germania mentre per Esanatoglia, Sestilio Pecchio, deportato militare in Albania. Per Valfornace, Nicola Cecola, deportato militare in Germania. Consegnati a tutti i congiunti, inoltre, l’attestato di benemerenza da parte dell’associazione nazionale Combattenti e Reduci.
Poi è stato il momento delle nomine a Cavalieri dell’ordine "al Merito della Repubblica italiana", con motivazioni esplicitate dal presidente della Repubblica e legate "all’impegno e all’abnegazione degli insigniti in vari ambiti professionali e sociali". Riconosciuti per Macerata i volontari Fabio Capri e Roberto Ciccarelli, la volontaria Vittoria Mancinelli e il dottor Renato Rocchi. Per Civitanova insignite le volontarie Daniela Borraccini e Fabiola Carlini, e il volontario Onofrio Bongelli. Per Recanati, il carabiniere Pietro Gagliardi. Per Tolentino, la docente di musica Laura Fermanelli. Per Corridonia, la dirigente del liceo scientifico Galilei di Macerata, Roberta Ciampechini, e il volontario Marco Tombesi. Per Porto Recanati, la dirigente dell’istituto Alberghiero Varnelli di Cingoli, Annamaria Marcantonelli. Per San Severino, il carabiniere ora in pensione Decio Bianchi. Per Montecassiano, la dirigente scolastica dell’Agraria di Macerata, da quest’anno in pensione, Maria Antonella Angerilli. Per Pollenza, i volontari Aldo Lasorsa e Adriano Salvucci. Per Mogliano, il comandante regionale dei carabinieri forestali, ora in congedo, Roberto Nardi. Per Montelupone, prima parte del corpo della guardia di Finanza ora in congedo, Armando Battaglini. Per Belforte, il medico Federico Tosi. Per Penna San Giovanni il maresciallo maggiore e comandante della stazione dei carabinieri a Penna San Giovanni, Fabio Paradisi; infine, per Serrapetrona, la volontaria Monica Scalzini.