REDAZIONE MACERATA

"C’è la Fermana, non culliamoci sugli allori"

Il direttore tecnico Cianni fa il punto: "Dopo il Recchioni abbiamo le grandi big del nostro girone"

Il direttore tecnico della Recanatese Josè Cianni

Il direttore tecnico della Recanatese Josè Cianni

La telenovela Sbaffo, come nelle migliori tradizioni dei romanzi sudamericani, è lungi dall’essere arrivata al capolinea e mentre la bionda chioma del capitano scorrazza, ancora timidamente al "Tubaldi" (ormai l’infortunio al legamento crociato posteriore è in via di definitiva risoluzione), il resto della truppa è concentrato sull’avvio del girone di ritorno che decreterà gran parte del futuro della Recanatese. Da una parte ci sono ulteriori sofferenze dall’altra, invece, c’è la prospettiva di una stagione meno tribolata e magari, udite udite, con qualche soddisfazione, il che sarebbe "tanta roba" considerati i patemi trascorsi e l’inizio da incubo.

"Intanto ci attende la Fermana – spiega il direttore tecnico, Josè Cianni tra l’altro un ex – e sicuramente sarà una sfida complicata, contro una compagine affamata di punti ed appena reduce dal cambio di allenatore. I canarini non hanno mai vinto in casa? È un dettaglio che non ci deve interessare e magari anzi deve essere un motivo in più per non cullarsi sugli allori".

A settembre ci furono le cinque sconfitte consecutive, con tanto di grave infortunio a Melchiorri che hanno dato un’impronta a questa stagione. C’è da preoccuparsi? "Più che altro c’è da tenere nella debita considerazione il fatto che dopo il match del Recchioni affronteremo le big del girone (Sambenedettese, L’Aquila ed Atletico Ascoli; ndr) con la posta in palio che inizia a farsi sempre più importante, giornata dopo giornata. Il nostro dovere è cercare di presentarci al meglio a questi appuntamenti. Sabato abbiamo ripreso la preparazione ed ho notato morale alto e fiducia al massimo e sono comunque anche questi aspetti da non sottovalutare".

Ricordiamo che mister Bilò dovrà sicuramente fare a meno di Marco Raparo, squalificato dal Giudice Sportivo per recidività in ammonizione ed è entrato in diffida Massimo D’Angelo. Di soluzioni, potenzialmente, ce ne sarebbero diverse anche considerando l’apporto che potrebbe arrivare da Pierfederici, impiegato a Termoli nell’ultimo quarto d’ora e che, nelle "rotazioni" potrebbe rivelarsi prezioso.

Cercando di non abusare di un termine recentemente molto utilizzato, quello che effettivamente conta è il percorso di questa squadra che doveva, a tutti i costi, "stabilizzarsi" dopo i clamorosi alti (pochi) e bassi (parecchi) che hanno caratterizzato il nefasto 2024. L’obiettivo pare che si stia, pian piano, consolidando anche se, viste le recenti e amarissime esperienzemai dire mai ed è ancora preferibile essere oltremodo prudenti.

Andrea Verdolini