
Vicino al casolare c’è una telecamera che quella notte non era in funzione
Il progetto che Fabrizio Principi e la sua associazione, la Omphalos di Recanati, stanno realizzando per creare un centro di supporto per bambini e ragazzi con autismo ha recentemente subito un imprevisto significativo. Nella notte di Capodanno, infatti, un incendio ha danneggiato gravemente il casolare di loro proprietà, che insiste nell’area che dovrebbe ospitare la struttura riabilitativa. Inizialmente la causa dell’incendio non era chiara, ma l’ipotesi più accreditata è quella che dei vandali abbiano lanciato fuochi d’artificio o petardi sull’edificio causando l’innesco del fuoco e il conseguente crollo del tetto. Principi, insieme ad altri membri dell’associazione, ha immediatamente sporto denuncia ai carabinieri visto che la casa è una loro proprietà. Vicino al casolare danneggiato c’è una telecamera di sorveglianza che, in teoria, avrebbe potuto fornire immagini utili per identificare i colpevoli. Purtroppo, la telecamera in questione non era in funzione al momento dell’incidente, ma è attiva solo durante gli eventi sportivi che si tengono nelle strutture vicine, lo stadio Nicola Tubaldi e il palazzetto dello sport. Questo dettaglio ha complicato ulteriormente le indagini poiché non c’è alcuna registrazione delle immagini che avrebbero potuto riprendere i vandali al momento dell’incendio che ha danneggiato gravemente la struttura e ha reso urgente la demolizione di una sua parte. Questo, comunque, paradossalmente ha avuto l’effetto di accelerare l’iter per la realizzazione della nuova struttura perché, su indicazione degli stessi vigili del fuoco, il casolare gravemente danneggiato va immediatamente demolito. Il centro, che s’intende realizzare, ospiterà ragazzi con autismo e offrirà loro una serie di attività terapeutiche come psicomotricità e terapie comportamentali. Queste attività sono già attive in un piccolo spazio affittato, ma con il nuovo centro s‘intende ampliare l’offerta migliorando gli spazi per accogliere più bambini e per fornire loro un supporto adeguato. La struttura avrà anche un piano superiore dedicato alla "Casa del dopo di noi" dove i ragazzi più grandi potranno sperimentare la vita indipendente sotto la supervisione di educatori, con attività che li aiuteranno a sviluppare le proprie autonomie. Per realizzare questo progetto, che rappresenta una grande opportunità per il territorio e per le famiglie dei ragazzi autistici, sono stati già raccolti fondi da aziende locali, grazie all’impegno dell’impresa sociale "Bambini delle Fate". Il sostegno delle aziende locali e la possibilità di accedere a finanziamenti pubblici e europei sono fondamentali per far fronte ai costi di costruzione.