LORENA CELLINI
Cronaca

Caso Troiani: la palla a Ciarapica

Vertice dei partiti del centrodestra senza le liste civiche della coalizione. Questione politica per il sindaco

Caso Troiani: la palla a Ciarapica

Caso Troiani: la palla a Ciarapica

di Lorena Cellini

Diventa un caso politico per il centrodestra, civitanovese e provinciale, l’inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica di Macerata su Fausto Troiani, indagato per lesioni e violenza privata dopo la denuncia di una 34enne. Le dimissioni chieste all’inizio di gennaio dalle opposizioni nei confronti del presidente del Consiglio comunale (esponente del grupo ’Vince Civitanova’) sono state tra gli argomenti discussi venerdì sera, durante un vertice convocato sulla costa, presenti i responsabili provinciali di Fratelli d’Italia, Lega, Udc e Forza Italia, aperto quindi solo ai partiti e non alle liste civiche di coalizione. "Ci siamo riuniti per parlare e preparare le elezioni del 2024, quando parecchi Comuni andranno al voto. Troiani? Abbiamo preso atto e discusso di una mozione di sfiducia depositata dall’opposizione, ma non sono state espresse valutazioni sulla vicenda. Ne parleremo con il sindaco e penso sia un passaggio obbligato" spiega Massimo Belvederesi, responsabile provinciale di Fratelli d’Italia. In verità, la discussione ha visto tutti i partiti convergere sulla necessità di portare presto il problema davanti a Fabrizio Ciarapica. Per il sindaco, che in tutte le sedi ha ribadito che il caso Troiani attiene esclusivamente a una vicenda personale, è evidente che la questione è diventata adesso anche politica, perché al voto (segreto) la mozione dovrà essere messa e su questo partiti e liste di centrodestra dovranno prendere una posizione univoca o andare in ordine sparso, votando secondo coscienza. E già arrivano le staffilate di Silvia Squadroni, consigliere comunale di ’Siamo Civitanova’, lista civica che sulla questione morale ha fatto affiggere manifesti in città, e che chiede "definitiva chiarezza, trasparenza ed eticità nella politica civitanovese. Oggi l’amministrazione comunale, dinanzi ad una precisa mozione di sfiducia, è chiamata a una scelta: ripulirsi o rendersi complice. E non è un fatto di incomprensibile garantismo, ma di semplice presa d’atto della realtà, poiché l’etica, così come recita l’articolo 54 della Costituzione, non è una coperta da tirare alla bisogna ove c’è bisogno di oscurare e nascondere. L’etica c’è o non c’è". Allo stata dei fatti Troiani è in ritardo sulla convocazione del Consiglio comunale che dovrà trattare la sua sfiducia, e che non è stato ancora calendarizzato. Parte dell’opposizione è pronta a rivolgersi al Prefetto di Macerata se Troiani non convocherà quanto prima la seduta