Un uomo aveva soggiornato in un affittacamere di Porto Recanati, ma poco dopo si è sentito male ed è stato ricoverato in ospedale, risultando positivo al batterio legionella, che nelle forme più gravi può persino portare alla morte. Così sono scattati i controlli dell’Ast di Macerata, ed è venuto fuori che l’infezione era partita dall’impianto idrico della struttura ricettiva.
Perciò è arrivata l’ordinanza del sindaco Andrea Michelini, che ha disposto la chiusura momentanea del locale. Tra l’altro si tratta del quarto caso, avvenuto in città, negli ultimi due anni. Quest’ultimo episodio si è registrato a ottobre. Intorno alla metà del mese, un uomo ha dormito in un affittacamere situato nel lungomare. Però, in seguito ha accusato un malore e per questo è stato portato in ospedale. E sagli accertamenti sanitari, si è purtroppo scoperto che aveva contratto la legionella. Allora è stato attivato il protocollo dell’Ast di Macerata, che ha ricostruito i movimenti effettuati negli ultimi giorni dalla persona infettata. Quindi, come da prassi, sono stati prelevati dei campioni d’acqua dall’impianto idrico della struttura portorecanatese, e in breve è stato appurato che la contaminazione era partita proprio da lì. Il fatto è stato segnalato lunedì scorso al Comune, con una nota ufficiale dell’azienda sanitaria. Tant’è che il sindaco Michelini ha emesso un’ordinanza, per far chiudere il locale e predisporre la bonifica dell’impianto idrico. "Si ordina il divieto di utilizzo delle camere, fino alla negatività del controllo microbiologico effettuato – recita l’atto -. Inoltre, dovrà essere effettuata una disinfezione dell’impianto idrico delle tre camere. Si raccomanda la sostituzione di giunti, filtri ai rubinetti, soffioni e tubi flessibili usurati alle docce. Dovrà pure essere interdetto l’utilizzo al pubblico di tutte le camere".
Tuttavia, va ricordato che ad agosto anche un anconetano era risultato positivo alla legionella: in quel frangente l’infezione era partita dalla doccia della sua seconda casa, e cioè al Jet Residence. Ma nell’estate 2022 si era registrato un altro caso e riguardava un turista, che alloggiava in un residence. Mentre due anni fa, a ottobre, una persona che aveva soggiornato in un’abitazione del centro era rimasta infettata.
Giorgio Giannaccini