
"Il presidente Gentilucci ha attribuito all’ex assessore regionale all’Ambiente responsabilità che non gli competevano. Questa carica non ha mai avuto...
Il presidente Gentilucci ha attribuito all’ex assessore regionale all’Ambiente responsabilità che non gli competevano. Questa carica non ha mai avuto competenze dirette sulla gestione del servizio idrico, come dimostra il fatto che l’attuale assessore regionale all’Ambiente non è mai stato chiamato in causa per la vicenda negli ultimi cinque anni! La responsabilità delle scelte spetta all’assemblea dei sindaci, almeno il 70% appartenenti al centrodestra. Andrea Gentili (foto), vicesegertario provinciale del Pd, e Mario Iesari coordinatore del gruppo di lavoro Ambiente, rispediscono al mittente le accuse rivolte dal presidente Aato Alessandro Gentilucci ad Angelo Sciapichetti, in merito a i problemi inerenti al gestore unico del servizio idrico integrato: le responsabilità – dicono – sono del centrodestra che in cinque anni ha dimostrato tutta la sua inadeguatezza. "Gli scontri fra gli alleati politici, le giustificate contestazioni delle opposizioni, addirittura uno sciopero. Qualcosa andava fatto dopo anni di impasse", sottolineano Gentili e Iesari, secondo i quali Gentilucci rivendica un risultato ancora tutto da realizzare. "La soluzione per il gestore unico e pubblico sembra in realtà un’elusione della normativa nazionale: le tre concessionarie si riducono a una che, però, continua a essere una scatola vuota, perché le sei società operative restano invariate, lasciando irrisolti i problemi di gestione, investimenti e manutenzione. Questo è il punto critico per giudicare la bontà del delicato passaggio, perché riguarda i costi e la qualità del servizio". Restano poi due nodi da sciogliere: la liquidazione del socio privato di Astea e la richiesta di una doppia proroga delle concessioni, considerando che per rendere operativa la soluzione servirebbero quasi tre anni. "Un tempo che dimostra come la soluzione prospettata sia arrivata fuori tempo massimo e sia tutt’altro che definita".