di Franco Veroli
Rispondere alla domanda di salute e di assistenza da parte di una quota crescente di anziani, molti dei quali affetti da patologie cronico – degenerative, è una delle sfide più complesse che il sistema sanitario è chiamato ad affrontare. "Il mondo della cronicità, in particolare per le fasce più anziane della popolazione, è un’area in progressiva crescita, che comporta un sempre maggiore impegno di risorse, richiedendo continuità di assistenza per periodi di lunga durata e una forte integrazione dei servizi sanitari con quelli sociali". E’ quanto si legge in un passo del Piano integrato di attività e riorganizzazione (Piao) dell’Ast di Macerata, a sottolineare come l’intera rete esistente vada potenziata e rimodulata in una visione più ampia, nella logica di una interazione tra cura e assistenza. Nella nostra provincia gli anziani in lista d’attesa per un posto in una struttura residenziale sono davvero tanti. Specificatamente per l’assistenza agli anziani, l’Ast di Macerata ha in gestione diretta 6 centri residenziali, per 144 posti letto, e uno semi residenziale, per altri 10 posti letto. Nello stesso tempo, però, sono attive 33 strutture residenziali convenzionate, per 1.073 posti letto, e una semi residenziale convenzionata per altri 25 posti letto. "Unendo le forze", abbiamo un totale di 1.201 posti residenziali e 35 semiresidenziali. Una dotazione importante, ma di gran lunga insufficiente rispetto alla richiesta, in continuo aumento, specie da parte di famiglie che, dopo essersi prese cura dell’anziano per un periodo (anche alcuni anni), spesso supportate da una badante, non riescono a gestire l’aggravamento (di frequente demenza senile o Alzheimer conclamato). Per questo, poi, si rivolgono ad una struttura dedicata, ma avere un posto è difficilissimo. Certo, c’è anche l’assistenza domiciliare: l’Ast di Macerata ha in carico 4.558 anziani, 1.811 nel distretto di Civitanova, 2.040 in quello di Macerata e 708 in quello di Camerino. Anche in questo caso, però, le risorse e il personale sono molto al di sotto del fabbisogno. Nello stesso Piao si evidenzia come nel territorio dell’Ast di Macerata, al primo gennaio 2022, gli ultrasessantacinquenni sono 76.033, vale a dire il 25,9% della popolazione residente, dato poco al di sopra della media regionale (25,68%,) ma decisamente superiore a quella nazionale, che si attesta al 23,8%. L’indice di vecchiaia, dato dal rapporto tra il numero di ultrasessantacinquenni e la popolazione tra 0 e 14 anni è pari al 211%, valore allineato al dato regionale che è di 213%, ma al di sopra di 23 punti percentuali rispetto a quello nazionale, che si attesta a 188%. Del resto, nella provincia di Macerata la speranza di vita alla nascita è di 80,8 anni per gli uomini e di 85,2 per le donne, valori più alti rispetto al dato medio nazionale che è di 80,3 per gli uomini e di 84,8 per le donne. Si vive più a lungo, ma nella stragrande maggioranza dei casi questo comporta automaticamente un aumento delle patologie e, dunque, delle necessità di cura e assistenza.