Una mappatura delle dimore di interesse culturale per rilanciare le aree meno conosciute del paese. Il progetto "Atlante delle case d’autore" è stato coordinato da Laura Melosi di Unimc e ha coinvolto le università di Urbino, Bologna e Chieti-Pescara; verrà pubblicato in volume dall’editore Olschki. Le cinque dimore su cui lo studio si è concentrato sono quelle di Carlo Bo ad Urbino, Federico Fellini a Gambettola, di Osvaldo Licini a Monte Vidon Corrado, di Francesco Paolo Michetti a Tocco da Casauria e di Giovanni Pascoli a San Mauro Pascoli. Il progetto ha inteso definire sul piano teorico una tassonomia descrittiva delle case d’autore, limitandosi per il momento alle realtà individuate tra Marche, Abruzzo ed Emilia-Romagna. La finalità operativa è l’allestimento di un database che sarà consultabile gratuitamente online, un lavoro avviato in questa prima fase, ma che necessita di risorse adeguate, da parte di interlocutori sensibili e attenti, per essere esteso all’intero contesto nazionale. "L’intento che ha promosso e guidato l’idea di questo Atlante negli obiettivi e nei metodi – spiega Melosi – è mettere a sistema quanto già noto e riscoprire luoghi alle volte esclusi dai circuiti del turismo tradizionale, studiarli e valorizzarli, aprendo a una forma di conoscenza che possa unire passato e presente, tradizione e innovazione, con nuove chiavi di lettura".
Cronaca"Case d’autore", l’Atlante di Melosi