Casa della Memoria, la storia diventa digitale

Un lavoro dell’Unicam fatto su documenti e fotografie con il contributo della Fondazione Carima .

Casa della Memoria, la storia diventa digitale

Casa della Memoria, la storia diventa digitale

Un confronto tra varie esperienze di digitalizzazione dei documenti storici, in particolare per ciò che riguarda l’internamento civile negli anni della seconda guerra mondiale. È stato partecipato il convegno "Non c’è futuro senza Memoria: dal digitale, le storie", all’Abbadia di Fiastra, alla prima uscita pubblica della Casa della Memoria di Urbisaglia ets. Questa è nata dall’iniziativa di un gruppo di cittadini di Urbisaglia nella primavera 2022, per documentare la storia del campo di internamento attivo all’Abbadia dal giugno 1940 al settembre 1943. L’associazione vede la partecipazione del Comune di Urbisaglia, della Fondazione Giustiniani Bandini e delle università di Macerata e Camerino. La prof. Giovanna Salvucci, presidente della Casa della Memoria, ha sottolineato l’intenzione di recuperare le storie delle persone detenute nel campo dell’Abbadia di Fiastra per "restituire loro la dignità che meritano e alimentare un tessuto di pace e democrazia".

I professori dell’università di Camerino, Andrea Polini e Michele Loreti, con Melania Fattorini, hanno illustrato il lavoro del gruppo di docenti e ricercatori sull’acquisizione digitale dei documenti conservati nell’Archivio di Stato di Macerata. La digitalizzazione, curata dagli studenti Unicam, è stata effettuata utilizzando il sistema BooKeeper sviluppato dalla startup e spin-off Unicam Knoway Systems srl; in questa prima fase, realizzata grazie a un contributo della Fondazione Carima, sono stati digitalizzati 6.725 documenti e circa 15.000 foto, su un totale di circa 42.560 documenti e 94.240 foto. Ora l’intenzione è cercare anche coinvolgimenti internazionali, nella prospettiva di concorrere a bandi europei.

Coordinati da Egizia Marzocco, responsabile comunicazione di Unicam, si sono succeduti far gli altri il presidente della Fondazione Carima Francesco Sabatucci Frisciotti Stendardi, il professor Claudio Pettinari (alla sua ultima uscita da rettore Unicam) e il professor Angelo Ventrone per Unimc, referente scientifico della Casa della Memoria. Poi è stata la volta del professor Carlo Spartaco Capogreco dell’università di Calabria che ha evidenziato come solo alla fine del secolo scorso abbia cominciato a svilupparsi l’attenzione al tema dei campi di internamento; nel 1993, al 50° anniversario dell’8 settembre, ci furono solo due eventi.