LUCIA GENTILI
Cronaca

Carancini: "Mattatoio, la Regione non può far finta di niente"

"Sono intervenuto per il territorio e per noi allevatori". È conciso Ilario Marcolini, l’imprenditore maceratese al timone dell’azienda agricola Morica...

Romano Carancini, consigliere regionale del Pd

Romano Carancini, consigliere regionale del Pd

"Sono intervenuto per il territorio e per noi allevatori". È conciso Ilario Marcolini, l’imprenditore maceratese al timone dell’azienda agricola Morica di Pollenza (con sede legale a Corridonia). Lui stesso ha un allevamento di bovini. L’azienda è scesa in campo per il mattatoio di Villa Potenza. "Potremmo partecipare alla prossima asta, che dovrebbe svolgersi in estate", aggiunge. La settima, a un prezzo ribassato, dopo sei andate deserte. L’ultima volta il prezzo base era di 934.400 euro.

"Sono riuscito a coinvolgere questo imprenditore – ha spiegato l’altro giorno il sindaco Sandro Parcaroli – che ha espresso la volontà di riqualificare l’impianto e che si è già mosso per far ripartire l’attività di macellazione assicurando il sostegno a Cozoma, in attesa che si faccia la prossima asta che lo vedrà partecipe. Cozoma ha annunciato che riaprirà il mattatoio nei prossimi giorni a seguito della definizione degli accordi".

Intanto ieri in Consiglio regionale è stata discussa l’interrogazione del consigliere Pd Romano Carancini. "Non mi sembra che la giunta Acquaroli stia facendo tutto il necessario per far ripartire l’attività di lavorazione delle carni – ha affermato l’ex sindaco–-. C’è il rischio che, oltre ai posti di lavoro della struttura, questo atteggiamento totalmente passivo metta a rischio il futuro delle imprese locali del settore zootecnico. La situazione è nota da mesi e credo che sarebbe stato auspicabile un intervento della Regione per acquisire la struttura. Anzi, ritengo che la giunta Acquaroli avrebbe dovuto sentirlo come un dovere, considerato anche il carattere strategico del mattatoio di Villa Potenza. Invece, tramite l’assessore Andrea Antonini, veniamo a sapere che la Regione ha deciso di lavarsene le mani, lasciando tutto in mano al sindaco Parcaroli. Se Parcaroli avesse davvero lavorato bene, e in sinergia con la Regione, oggi la struttura sarebbe stata acquisita e non sarebbe andata deserta l’ennesima asta".

"La chiave per risolvere il problema – aggiunge Carancini – non è parlare con imprenditori che di fatto hanno finora palesato solo delle intenzioni, le quali potrebbero anche non concretizzarsi se, legittimamente, gli stessi non valutassero favorevoli le condizioni per rilevare la struttura. Il punto è che quella struttura è pubblica e pubblica deve restare, e la Regione, che ha competenze specifiche e fondamentali in materia agricola e zootecnica, non può continuare a far finta di niente, ma deve interessarsi direttamente come parte attiva".

Lucia Gentili