La direzione dell’Ast al momento non si pronuncia sulla "vicenda Mazza", l’ex primario di cardiologia dell’ospedale di Camerino al quale deve corrispondere, così come deciso dal giudice del lavoro del tribunale di Macerata, 80mila euro per danno d’immagine e alla carriera, più 12mila euro di spese legali. È però prevedibile che impugnerà la sentenza dopo aver letto le motivazioni, che arriveranno entro due mesi, anche perché l’accoglimento del ricorso presentato dal professionista non confermato nell’incarico al termine del periodo di prova, è stato accolto parzialmente. Intanto continuano le polemiche. A difesa di Daniela Corsi, oggi direttrice sanitaria Ast, e contro Romano Carancini, consigliere regionale dem che di questa ha chiesto le dimissioni, interviene Pierpaolo Borroni, vicecapogruppo FdI in Regione. "Una commissione ha deciso di interrompere la collaborazione con il dottor Alfredo Mazza – spiega –, Carancini finge di non sapere questo particolare e ricasca nella sua ossessione, al limite degli atti persecutori ante litteram, nei confronti del direttore sanitario dell’Ast 3, Daniela Corsi". Secondo Borroni, per Carancini qualsiasi scusa è buona per nutrire la propria "nevrosi e attaccarla senza alcun fondamento. Pur non volendo minimamente entrare nello specifico della vicenda e in attesa che tutto l’iter giudiziario si concluda – prosegue Borroni (foto) – posso ricordare al consigliere del Pd che è stata la commissione, dopo il periodo di prova, a fare alcune scelte. Non solo. Sommessamente voglio anche evidenziare come l’Unità operativa complessa di Chirurgia dell’ospedale di Camerino è letteralmente rinata con la guida attuale. Sfruttare una sentenza del tribunale per un attacco politico fondato sul nulla certifica, ancora una volta, la qualità della politica di Carancini", conclude.
Cronaca"Carancini è ossessionato dalla Corsi"