Pioggia di critiche dall’opposizione dopo che è saltato il consiglio comunale sul bilancio perché la maggioranza non aveva i numeri. Infatti all’appello sono mancati tra gli altri Sabrina De Padova, Giordano Ripa, Claudio Carbonari, Cristina Cingolani e Alessandro Bini: i primi tre hanno lasciato l’area del centrodestra per approdare nel gruppo misto, gli ultimi due, eletti nella lista del sindaco trasformatasi da qualche mese in "Pensiero e azione", hanno lamentato nei giorni scorsi una scarsa considerazione pur dicendosi pronti a dialogare con la maggioranza. Alla fine è stata rinviata a gennaio la seduta, ma il fatto rimane. "C’è da vedere se tali assenze – osserva Pierfrancesco Castiglioni (FdI) – sono state determinate da malattia, impegni lavorativi o altro oppure se c’è una strategia, solo in quest’ultimo caso la situazione è più preoccupante".
Per Barbara Antolini (FI) non è il caso di preoccuparsi troppo. "Alcuni erano fuori e altri impegnati con il lavoro, la seduta – spiega – era stata spostata e nella nuova data c’era chi non poteva essere presente. Tutto qui".
Narciso Ricotta (Pd) alza la voce. "È un fatto grave – sottolinea – considerando che il bilancio è un atto amministrativo fondamentale. Il fatto che la maggioranza non si sia sentita in dovere di essere presente segna il non corretto svolgimento del mandato assegnatole, i cittadini ne pagano le conseguenze con sedute inutili e senza che un documento essenziale sia approvato. È poi evidente, semmai ce ne fosse bisogno, la frattura politica con Parcaroli che non riesce a fare il ruolo di coordinatore della sua coalizione. Mancano indirizzi precisi e una guida chiara, così ogni assessore fa una corsa solitaria coltivando il proprio orticello elettorale, ma così non viene perseguito l’interesse generale. Parcaroli si dice deluso dall’opposizione, ma lui dovrebbe sentirsi deluso dalla sua maggioranza che non lo sostiene".
Critiche anche da Mattia Orioli, coordinatore nazionale del movimento Iniziativa Popolare e neo vice coordinatore Base Popolare provinciale, che all’inizio aveva appoggiato questa maggioranza. "Oggi – scrive – si cristallizza ciò che da tempo ho cercato di dire al sindaco ed alla sua maggioranza: non si va lontano senza un metodo che tenga conto di tutti, che rispetti il progetto e disegno iniziale di città proposto in campagna elettorale, con i relativi impegni presi, e si tenga sempre al centro il dialogo tra tutte le forze politiche promotrici di un progetto. Difronte ai miei avvertimenti il sindaco ha tirato dritto con la logica che conta solo il peso politico a scapito del progetto politico".