LORENA CELLINI
Cronaca

Cantieri nella zona sud, partiti i ricorsi al Tar

I cittadini contestano i lavori autorizzati in viale Vittorio Veneto e via Pasubio grazie al piano casa. Palazzi di cinque piani al posto delle ville

Gli alberi abbattuti nel parco della ex villa Paolini

Gli alberi abbattuti nel parco della ex villa Paolini

Due ricorsi giudiziari sono stati presentati per il blocco dei lavori di costruzione di due grossi edifici in viale Vittorio Veneto: uno all’angolo con via Vodice, al posto della villa Paolini, ed è già in corso l’abbattimento dei pini marittimi secolari nel perimetro del parco dell’edificio, e l’altro all’angolo con via Pasubio, al posto dell’ex villino Cingolani.

I ricorsi sono stati presentati al Tar da cittadini, alla luce di possibili irregolarità nei progetti e nel rilascio da parte del Comune di Civitanova dei relativi permessi a costruire dei due edifici, che potranno raggiungere i cinque piani di altezza, grazie a un piano casa che – per come è applicato dall’ufficio tecnico comunale – ha consentito un enorme premio di cubatura alle società immobiliari che stanno dietro i progetti, cubatura che nella gran parte dei casi è raddoppiata rispetto a quella originaria. Le azioni giudiziarie si basano, fra l’altro, sul mancato rispetto delle distanze legali e sull’inosservanza delle norme in materia di volumetrie, altezze e densità edilizia.

In attesa della pronuncia del tribunale, a cui è stata chiesta anche la sospensiva degli atti, nel corso delle ultime ore sono state abbattute le piante secolari del parco dell’ex villa della famiglia Paolini, polmone verde del quartiere per decenni e che verrà sacrificato al cemento. Il taglio dei pini comporterà la scomparsa di quello scacco verde, l’unico nel rione, approvato dal Comune perché il privato ha garantito che pianterà altrettante e più piante di quelle abbattute, ma in un’altra zona della città. Il taglio dei tronchi è una ferita per i residenti della zona, che percepiscono questa azione come un lutto collettivo, uno scempio fatto in nome di ulteriore cemento in una città in cui a fiorire, nella zona sud e centro, al momento sono solo i palazzi. Questi due ultimi ricorsi al Tar si uniscono ad altri avviati da civitanovesi che vivono a ridosso dei cantieri su cui sorgeranno palazzine e che stanno provando a fermare i lavori, con l’obiettivo di impugnare l’applicazione del piano casa. Che però va avanti.

La giunta ha dato di recente il via libera anche alla trasformazione dell’hotel Acquamarina in un edifico a sei piani, sempre in viale Vittorio Veneto. Una superfetazione edilizia sulla quale si calano pure il progetto di ristrutturazione dello Stella Maris, che diventerà un mega contenitore di appartamenti, e l’ipotesi gradita all’amministrazione di demolire il Polisportivo, per fare spazio nella zona sud ad altre lottizzazioni residenziali e commerciali.

Lorena Cellini

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