Dei milanesi si sono presi a male parole con un gruppetto di nordafricani appena fuori da un negozio di kebab in corso Matteotti a Porto Recanati, finché sono arrivati a rifilarsi degli spintoni. Ma le due fazioni hanno dato vita a un secondo round all’altezza di largo Porto Giulio, dove sono volati calci, pugni e persino delle bottigliate in una mischia furente che ha visto all’opera una dozzina di giovanissimi. Tant’è che sono stati allertati i carabinieri, ma ormai entrambi i gruppi erano fuggiti a gambe levate.
L’episodio di violenza è successo pochi giorni fa. Da quanto raccontano alcuni testimoni, i problemi sono scoppiati intorno alle 23 all’esterno di un locale su corso Matteotti che vende kebab. Lì si trovavano otto ragazzi sui vent’anni, originaria del capoluogo lombardo. Ma ben presto hanno iniziato ad avere dei dissapori con cinque magrebini, più o meno della stessa età. All’inizio sono partiti degli insulti, fino a quando sono arrivati alle mani e si sono scambiati qualche spinta, mettendo in scena una piccola baruffa. A quel punto sono stati divisi, però gli animi erano ancora esagitati.
E infatti nessuno ha voluto seppellire l’ascia di guerra e i contendenti si sono ritrovati a poca distanza di tempo sul lungomare, a largo Porto Giulio, dando il peggio di sé stessi. I milanesi sono passati all’azione e hanno aggredito i cinque nordafricani. Uno di loro è stato raggiunto da un pugno in pieno volto, che gli ha fatto volare gli occhiali. Inevitabilmente si sono rifilati botte da orbi, a suon di cazzotti e calci. E altri hanno preso delle bottiglie di vetro lanciandole contro i rivali.
La scena è andata avanti per un quarto d’ora, mentre dei passanti hanno chiamato i carabinieri. Tutto inutile, perché dopo essersele date di santa ragione, i due gruppetti sono riusciti a tagliare la corda facendo perdere le proprie tracce.
Giorgio Giannaccini