Busta paga pesante nel cratere. La Cassazione dà il via ai rimborsi

La legge era stata cambiata, e chi aveva sospeso i versamenti delle ritenute aveva avuto uno sconto. Accolto il ricorso di chi aveva pagato tutto il dovuto. Cgil e Spi hanno istruito 3.800 pratiche sulla vicenda.

Busta paga pesante nel cratere. La Cassazione dà il via ai rimborsi

Romina Maccari dello Spi e Daniele Principi, segretario generale della Cgil, annunciano la decisione presa dalla Cassazione, che ha accolto i ricorsi di lavoratori dipendenti e pensionati

La Corte di Cassazione ha riconosciuto ai cittadini del cratere sismico il diritto alla restituzione degli importi della cosiddetta busta paga pesante. L’ordinanza, prima nel panorama nazionale, produrrà effetto su migliaia di cittadini. Ad annunciare la novità sono Daniele Principi, segretario generale Cgil Macerata, e Romina Maccari, segretaria provinciale Spi (Sindacato pensionati italiani) Cgil. La normativa sulla busta paga pesante prevedeva inizialmente che i residenti dei Comuni terremotati potessero optare per la sospensione delle ritenute fiscali e previdenziali da agosto 2016 fino a tutto il 2017, da restituire poi per intero. Per evitare di indebitarsi in un momento come il post-sisma, e visto il presupposto dell’integrale restituzione, moltissimi lavoratori e pensionati avevano preferito non avvalersi della busta paga pesante. Poi però il Decreto Sisma ha modificato la normativa: chi aveva beneficiato della sospensione delle imposte avrebbe dovuto pagarne solo il 40 per cento. Questo aveva dato vita a disparità di trattamento che aveva portato a migliaia di istanze. "L’ordinanza, rigettando le tesi dell’Agenzia delle entrate, riconosce il diritto dei contribuenti del cratere sismico a vedersi restituito il 60 per cento delle imposte versate nel periodo coperto dalla busta paga pesante – spiegano Principi e Maccari –. Questo terzo e definitivo grado di giudizio mette quindi la parola fine a un contenzioso durato anni, e che abbiamo dovuto affrontare per superare l’odiosa discriminazione vissuta dai cittadini che non avevano aderito alla busta paga pesante. Dopo aver chiesto invano per anni una soluzione politica, siamo stati costretti a una battaglia giudiziaria, che siamo riusciti a vincere solo grazie alla determinazione dello Spi Cgil e e della Cgil, allo studio legale Pettinari di Camerino (a oggi abbiamo istruito circa 3.800 pratiche solo in provincia). Questa ordinanza permetterà a coloro che hanno presentato l’istanza di rimborso, di accedere alla restituzione delle somme da parte dell’Agenzia delle entrate".