CHIARA SENTIMENTI
Cronaca

"Bulimia di lavori. Un disastro organizzativo"

"Recinzione rotta, abbandono totale e la vegetazione si sta riprendendo la fonte, che si voleva riportare alla luce". Il "triste...

"Recinzione rotta, abbandono totale e la vegetazione si sta riprendendo la fonte, che si voleva riportare alla luce". Il "triste...

"Recinzione rotta, abbandono totale e la vegetazione si sta riprendendo la fonte, che si voleva riportare alla luce". Il "triste...

"Recinzione rotta, abbandono totale e la vegetazione si sta riprendendo la fonte, che si voleva riportare alla luce". Il "triste quadro" di abbandono è disegnato dal consigliere Alberto Cicarè (Strada Comune - Potere al popolo) che facendo due passi sotto il parcheggio Garibaldi si è imbattuto nei lavori di recupero di fonte Agliana, finanziati per 334mila dal Pnrr e ancora in alto mare. Ma, a sentire il consigliere, non sarebbero gli unici a rallentatore all’interno di una città "in piena bulimia di lavori pubblici. Raggiungo il sottopasso di piazza Garibaldi – spiega Cicarè –: anche qui lavori fantasma, con il paradosso che l’accessibilità che sì vuole perseguire è resa difficilissima proprio dai lavori. Gli ascensori del parcheggio funzionano a singhiozzo e il tunnel sotto la piazza non lo usa nessuno. Più di 500mila euro, data fine lavori novembre 2024. Vado verso le mura e scendo ai giardini Diaz, tenuti in uno stato raccapricciante. Poi a Fontescodella, ci sono dei lavori per fantomatici passaggi pedonali e ciclabili, per un milione 300mila euro, scadenza 16 gennaio 2025. Un po’ di cemento buttato a terra, degrado generale, nessun segno di una possibile fine dei lavori. Il bar "L’alligatore" chiuso da tempo immemore, il parco in stato di penoso abbandono". Il consigliere, quindi, parla di "disastro organizzativo" dei vari interventi e si chiede se i soldi del Pnrr non dovessero essere sufficienti, chi pagherà la differenza. "Le ditte appaltatrici sono in difficoltà, chiedono più soldi, non hanno sufficienti maestranze. E se i fondi stanziati si rivelassero insufficienti per portare a termine i lavori, che si protraggono da così tanto tempo? Rimarremo con queste opere a metà, oppure potremmo essere costretti a mettere dei soldi di nostra tasca per completarli? Forse la strategia è quella di inaugurare sotto elezioni, per adesso sono solo soldi che affogano nel caos".