CHIARA MARINELLI
Cronaca

Botte e violenza di gruppo. Tre uomini condannati

La vittima è una 40enne, tutto sarebbe nato da una cessione di cocaina. Lei si è chiusa in bagno per chiamare i soccorsi. Assolto uno dei quattro .

Botte e violenza di gruppo. Tre uomini condannati

L’ingresso del palazzo di giustizia

In quattro la picchiano e abusano di lei, costringendola ad avere rapporti sessuali completi e violenti con tutti loro in cambio di una dose di eroina. Tre pakistani sono stati condannati, uno invece è stato assolto. La sentenza è stata pronunciata ieri al tribunale di Macerata, dove è stata ripercorsa la drammatica vicenda, una violenza sessuale di gruppo, era avvenuta il 6 marzo del 2020. La vittima è una donna, quarantenne, di Montecosaro.

Quella sera, secondo quanto sostiene l’accusa, il pm Enrico Barbieri, la donna si era recata nell’abitazione di un pakistano, che vive a Montecosaro, per prendere eroina. Una volta lì, Ali Sharafat, 40 anni, le aveva offerto cinque grammi di eroina da fumare per ottenere, poi, una prestazione sessuale.

L’uomo però era diventato violento, colpendola con schiaffi e pugni su tutto il corpo: secondo il quarantenne la donna doveva provare dolore altrimenti non avrebbe avuto l’eroina. Insieme agli altri tre imputati, Ali Sharafat di 38 anni (omonimo dell’altro imputato), Ali Shahzad, 46 anni, Mirza Asif, di 33 anni, l’uomo l’avrebbe picchiata, costringendola ad avere con ognuno di loro rapporti sessuali. La donna, ad un certo punto, sarebbe andata in bagno e avrebbe chiamato il padre, che a sua volta aveva allertato subito i carabinieri.

Secondo l’accusa, i quattro avrebbero approfittato delle condizioni di inferiorità psicologica e fisica della vittima. Uno dei quattro, Mirza Asif, è accusato anche di aver tentato di abusare della donna all’esterno dell’abitazione, afferrandola per le braccia e trascinandola in un’area verde (ma la donna si era messa ad urlare e la violenza non si era consumata) e di aver provato a strapparle dalle mani il cellulare per fare in modo che non chiamasse i soccorsi. Ieri le condanne.

Ali Sharafat, 40 anni, è stato condannato a otto anni e sei mesi, il suo omonimo di 38 anni a cinque anni e quattro mesi, Mirza Asif a otto anni e due mesi. Assolto il quarantaseienne.

Gli imputati sono assistiti dagli avvocati Vanni Vecchioli, Marica Pezzani e Simone Mancini. La vittima, difesa dall’avvocato Leide Polci, si era costituita parte civile. Il pm aveva chiesto le condanne da otto a tredici anni. I giudici sono Andrea Belli, Marika Vecchiarino e Federico Simonelli.