Botte a un pugile. Giovane recanatese sotto processo

Il giovane di Recanati accusato di aver aggredito un pugile con una testata al naso e minacciato di vendetta se denunciato sarà processato per lesioni e tentata violenza privata il prossimo 14 novembre.

Botte a un pugile. Giovane recanatese sotto processo

Botte a un pugile. Giovane recanatese sotto processo

Avrebbe aggredito un pugile colpendolo con una testata al naso, dopo qualche giorno lo avrebbe contattato dicendogli: "Fra’, se tu mi denunci io ti vengo a cercare". Sarà processato con le accuse di lesioni e tentata violenza privata Anwar Bouaitah, 21enne nato a Recanati di origini marocchine. La lite era scoppiata in uno chalet del lungomare sud di Civitanova la notte del 3 luglio 2022. Quella sera sia l’imputato sia la vittima erano nello stabilimento balneare ciascuno con i rispettivi amici, e stavano ballando quando sarebbe sorta una discussione. La vittima, parte civile nel procedimento con l’avvocato Olindo Dionisi, all’epoca riferì che alcuni giovani avrebbero iniziato a inveire nei suoi confronti senza motivo, poi gli si sarebbe avvicinato e lo avrebbe colpito con una testata in pieno volto. Il pugile aveva iniziato a perdere molto sangue, intervennero i buttafuori mentre il gruppo di stranieri scappò velocemente verso la spiaggia. La vittima fu costretta a ricorrere alle cure dei medici del pronto soccorso dell’ospedale di Macerata, la testata al volto gli aveva procurato la frattura di entrambe le ossa nasali e il giovane (oggi 20enne) era stato sottoposto a un intervento chirurgico di riduzione. La prognosi finale fu di 40 giorni. Dopo circa una settimana dai fatti il pugile presentò una denuncia ai carabinieri, poi fu contattato dal suo aggressore attraverso una videochiamata effettuata su Whatsapp in cui il 21enne lo avrebbe invitato a non sporgere querela: "Fra’, se tu mi denunci io ti vengo a cercare". Per questi fatti Bouaitah è accusato di lesioni e tentata violenza privata. Ieri nell’udienza preliminare dinanzi al gup Daniela Bellesi e al pubblico ministero Claudio Rastrelli l’imputato, difeso dall’avvocato Emanuele Senesi (nella foto), non ha richiesto riti alternativi ed è stato rinviato a giudizio. Il processo a suo carico si aprirà il prossimo 14 novembre.

Benedetta Lombo