PAOLA PAGNANELLI DAL SUO
Cronaca

"Borse di lusso false da noleggiare online"

Blitz della Finanza, sotto processo una sangiustese. La donna è imputata anche di ricettazione per i certificati di autenticità dei prodotti

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di Paola Pagnanelli

Dal suo sito internet avrebbe proposto fantastiche borse, da comprare o anche solo noleggiare per una serata speciale. Ma secondo gli accertamenti della Guardia di finanza, le borse sarebbero state false e i certificati di autenticità oggetto di furto. Per questo ora è sotto processo la sangiustese Laura Ciccioli. Le accuse su di lei partono da un blitz della Guardia di finanza, arrivata nella sede della ditta in seguito a un servizio del tg satirico Striscia la notizia. I fatti sarebbero avvenuti nel marzo del 2016. Già da qualche tempo la sangiustese aveva aperto il suo sito internet, "rentfashionbag.com", nel quale proponeva l’acquisto o il noleggio di borse Chanel, Tod’s Luis Vuitton e altri marchi prestigiosi e costosi. L’idea della giovane imprenditrice, forte di studi di marketing a Londra e della frequentazione di una gioventù più che benestante, era di consentire di avere un articolo di superlusso anche a chi non potesse pagare qualche migliaio di euro per una borsa: per questo gli accessori potevano anche essere noleggiati, come si può fare nella grande città con abiti e quant’altro delle griffe più prestigiose. Ma Striscia la notizia sollevò qualche dubbio sull’autenticità dei prodotti proposti nel sito, e così a Monte San Giusto arrivò la Guardia di finanza, che sequestrò parecchi accessori e fece alcuni approfondimenti sulla loro provenienza. Dopo le indagini, Ciccioli è imputata di introduzione di prodotti con marchi contraffatti, per alcuni articoli Celine, Longchamp e Chanel risultati non originali e sequestrati nella sede della società, e anche per il reato di ricettazione per i certificati di autenticità di alcune borse Chanel che erano state rubate a Milano nel maggio 2012, e che lei avrebbe usato per attestare la originalità degli articoli contraffatti che offriva alle clienti. Ieri per lei, in tribunale a Macerata, si è aperto il processo, subito rinviato dal giudice Barbara Cortegiano al prossimo maggio per sentire i testimoni. Il pm Raffaela Zuccarini citerà in aula i consulenti dei marchi e i militari della finanza che fecero gli accertamenti. L’imputata poi potrà dare la sua versione dei fatti per i quali è finita sotto accusa.