REDAZIONE MACERATA

Blitz dei falsi corrieri, bottino da 40mila euro

Le telecamere hanno ripreso il mezzo della banda, su cui però era montata una targa rubata. Indagano i carabinieri

Blitz dei falsi corrieri, bottino da 40mila euro

I carabinieri durante un sopralluogo in un magazzino (foto d’archivio)

Nel video registrato dagli impianti della video sorveglianza c’è l’intera sequenza del furto che è stato messo a segno dai finti corrieri giovedì mattina, al deposito della Marina Creazioni, azienda di produzione di borse e di accessori in pelletteria che ha la sede in via Breda, nella zona industriale di Piane Chienti a Civitanova.

I carabinieri hanno acquisito e visionato le immagini delle telecamere, anche quelle installate a protezione delle altre aziende della zona, ma il mezzo usato per caricare la merce è risultato girare con una targa falsa, sicuramente rubata e utilizzata proprio per questa occasione. Le indagini procedono su un filone che mira soprattutto a capire come la banda che si è presentata a ritirare il materiale, spacciandosi per una vera ditta di spedizionieri, potesse essere in possesso delle informazioni necessarie per arrivare a mettere a segno il colpo senza destare alcun sospetto, avendo la necessaria documentazione e superando tutti i controlli del caso, riuscendo alla fine ad andarsene con una partita di merce di un valore che si aggira intorno ai 40mila euro.

Ieri mattina il titolare della Marina Creazioni, il civitanovese Giammarco Marzialetti, si è recato nella caserma dei carabinieri per sporgere denuncia, nella speranza che si riesca a individuare la chiave che ha consentito alla banda di agire con tanta spudoratezza.

Un furto singolare infatti, per le modalità in cui è stato messo a segno, con i finti corrieri che hanno anticipato quelli ufficiali e si sono presentati per effettuare le operazioni di ritiro della merce nella mattinata di giovedì, tra le 10 e le 11, riuscendo a manovrare senza far insospettire nessuno e poi a dileguarsi con il carico, un prodotto di alta qualità manifatturiera, considerando il fatto che l’azienda produce anche per brand dell’alta moda. I malviventi, a quanto sembra, sapevano dove andare e cosa chiedere, e grazie a questo sono riusciti a spacciarsi per gli addetti della ditta di spedizioni attesa veramente in azienda.

Purtroppo non è la prima volta che si registrano in zona episodi del genere. Si tratta di solito di colpi ben studiati e preparati, messi a segno con precisione da bande che sono specializzate nell’impossessarsi di prodotti di alta qualità, da ripiazzare poi a prezzi vantaggiosi sul mercato irregolare.

Lorena Cellini