REDAZIONE MACERATA

Blitz dal grossista del falso. Sequestrati 177mila giochi

Un commerciante di Napoli nel mirino della Guardia di finanza di Porto Recanati. Barbie, Super Mario e carte da Uno contraffatti e non a norma per la sicurezza.

Blitz dal grossista del falso. Sequestrati 177mila giochi

Gli articoli sequestrati dalla Guardia di finanza

Ben 177mila articoli tra cui peluche e giocattoli vari raffiguranti Super Mario, Barbie e i Pokémon sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza nei magazzini di una ditta napoletana, perché tutta quella merce era contraffatta e riportava un falso marchio Ce. L’amministratore unico dell’azienda in questione è stato denunciato.

È questo l’esito della lunga e complessa operazione condotta dai finanzieri della Tenenza di Porto Recanati, agli ordini del sottotenente Fabrizio Cori Carlitto. L’indagine era partita a fine settembre, quando i militari avevano sequestrato circa 2.400 giocattoli tarocchi dentro a un bazar cinese di Recanati e anche in un altro negozio, intestato sempre allo stesso commerciante asiatico, situato nell’entroterra dell’Anconetano. Così le fiamme gialle, dopo aver portato a termine quella prima attività di servizio, hanno continuato gli accertamenti esaminando la documentazione e le fatture dell’esercente cinese per risalire al suo fornitore. Una volta individuata la ditta partenopea, i finanzieri hanno chiesto e ottenuto dalla procura di Macerata l’emissione di un apposito decreto di perquisizione dentro ai locali della ditta campana e all’interno dell’abitazione dell’amministratore unico.

Così è scattato il blitz dei militari a Napoli. Lì sono stati passati al setaccio i magazzini dell’azienda, e in breve sono venuti fuori 96.100 prodotti totalmente contraffatti come maschere, giocattoli e carte da gioco di alcuni cartoni e videogiochi famosi, tra cui i Pokèmon, Super Mario, Barbie e Pop!Funko. Come se non bastasse, i finanzieri hanno rinvenuto altri 80.900 articoli, ossia peluche, portachiavi e carte da gioco "Uno" che però riportavano un falso marchio "Ce" (che indica la conformità europea), e dunque tutti quegli articoli non erano per nulla conformi alle norme europee. Per questo motivo l’intera merce, circa 177mila giocattoli in totale, è finita sotto sequestro penale. Mentre l’amministratore unico della società partenopea, un uomo di 44 anni, si è beccato la denuncia per il reato di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, e un’altra per vendita di prodotti industriali con segni mendaci. Ma non finisce qui. Visto che il 44enne non è riuscito neanche a dimostrare ai finanzieri la lecita provenienza degli articoli trovati nei magazzini della sua azienda, per lui è partita anche una terza denuncia , per il reato di ricettazione.

Giorgio Giannaccini