Lorenzo Bilò si gode qualche ora di autentico relax: dopo settimane frenetiche, vissute con il cuore in gola, si è arrivati alla sosta con una classifica certamente non rassicurante ma molto meno allarmante di quella di un paio di mesi fa. La vittoria a Termoli è stata un autentico toccasana: "Dopo mille traversie – ci dice il mister giallorosso –, era importante. Ho visto nello spirito dei ragazzi la voglia di chiudere bene l’anno e i 3 punti sono fondamentali, per la graduatoria ma anche per il morale. Siamo anche fuori dalla zona playout anche se non possiamo certo rilassarci".
Quarta trasferta senza subire reti, l’unica occasione per gli avversari l’avete concessa voi. "È il quinto clean sheet su sette gare. Diamo l’impressione di una compagine solida e che difende da squadra, lottando su ogni pallone. L’aspetto che mi è piaciuto di più è la grandissima attenzione e questo ci rende più compatti, magari mettendo un pizzico a rischio l’estetica. È vero che abbiamo concesso una chance, ma si è trattato di un errore individuale di un giocatore (Mordini, ndr) che per il resto ha disputato una gara praticamente perfetta".
Lei sottolinea sempre l’importanza del percorso di crescita: questo è stato un nuovo capitolo di quel tracciato. "Si perché i 5 pareggi che avevamo ottenuto potevano avere un senso solo se fossero stati il prologo a delle vittorie e così è stato. Se la sosta è opportuna? C’è e ne prendiamo atto: da una parte potrebbe avere dei riflessi negativi perché interrompe un trend, però arriva anche al momento giusto per curare i nostri acciacchi e staccare, per qualche giorno, la spina."
A livello personale come sta vivendo questa esperienza in uno spogliatoio con personalità forti e con grande carisma. Tra l’altro lei è un 35enne e ci sono giocatori in rosa meno giovani. "Quando, con enorme gratitudine nei confronti della società, ho accettato questo incarico, conoscevo i miei mezzi ma anche i miei limiti, visto che è la prima volta che guido una prima squadra. Ci siamo guardati negli occhi con i ragazzi, sto crescendo con loro. Con i senatori c’è un rapporto speciale e cerco di avvalermi del loro bagaglio calcistico, nei dettagli. Posso dire che la squadra mi segue perfettamente".
Come sarà la road map in vista della trasferta del 5 gennaio, tra l’altro sul campo di una Fermana che avrà, in panchina, un nuovo allenatore? "Riprenderemo sabato con un lavoro prettamente di ripristino. Gradualmente poi passeremo agli aspetti fisici e tecnico-tattici". Lavorare però dopo due vittorie pesantissime avrà, davvero, tutt’altro sapore.