REDAZIONE MACERATA

Bilancio, la versione di Piccioni: "Conti in ordine e servizi migliorati"

L’assessore replica alle accuse della Cgil: abbiamo ereditato disavanzi e mutui, ora siamo in equilibrio

L’assessore replica alle accuse della Cgil: abbiamo ereditato disavanzi e mutui, ora siamo in equilibrio

L’assessore replica alle accuse della Cgil: abbiamo ereditato disavanzi e mutui, ora siamo in equilibrio

"Comprendo che potrebbe risultare difficile ragionare su un bilancio in equilibrio al quale non si era mai stati abituati, ma per l’amministrazione Parcaroli l’obiettivo è assicurare il benessere della comunità. I debiti e i disavanzi sono retaggio della precedente amministrazione e stigmatizzare questo cambiamento in positivo rasenta il paradosso". Così Oriana Piccioni, assessore comunale al Bilancio, replica alle accuse di Romina Maccari, responsabile dello Spi Cgil Macerata, che aveva parlato del via libera al bilancio come "una grande opportunità persa". "Non ho il piacere – dice Piccioni – di conoscere la responsabile dello Spi Cgil di Macerata che invito in Comune per approfondire le richieste che, a suo avviso, non sono state evase. Le risultanze del bilancio consolidato vengono riverberate automaticamente nell’esercizio successivo come servizi, manutenzioni straordinarie, interventi per il sociale, debito fuori bilancio eventi alluvionali e tutto quello che si evidenzierà nel 2024. Il Comune, infatti, non tiene nulla in cassa ma lo impiega l’anno successivo secondo le disposizioni di legge". Piccioni ricorda che "abbiamo ereditato dalla precedente amministrazione un disavanzo di oltre 1,4 milioni di euro che abbiamo ripianato dopo il primo anno ed è stato il primo passo per poter utilizzare gli avanzi di questo bilancio, che è di 416mila euro. Abbiamo un indebitamento ereditato dalla precedente amministrazione dopo 20 anni di governo di centrosinistra di oltre 48 milioni di euro di cui oltre 17 milioni di euro fatti gli ultimi due anni prima delle elezioni. Abbiamo governato in questi anni in maniera virtuosa evitando di prendere mutui a iosa e dando alla città un ammontare di spesa impiegata per il sociale che è aumentata notevolmente; in alcuni servizi come l’assistenza scolastica ad alunni con fragilità la spesa, in due anni, è raddoppiata".