Belvederesi: "La maggioranza non si discute"

Il segretario provinciale di Fratelli d'Italia, Massimo Belvederesi, rassicura sulla solidità della maggioranza nonostante la perdita di un consigliere. Il centrodestra si rafforza nelle elezioni provinciali nelle Marche, preparandosi per il secondo tempo e sottolineando il calo del centrosinistra.

Belvederesi:: "La maggioranza non si discute"

Il segretario provinciale di Fratelli d'Italia, Massimo Belvederesi, rassicura sulla solidità della maggioranza nonostante la perdita di un consigliere. Il centrodestra si rafforza nelle elezioni provinciali nelle Marche, preparandosi per il secondo tempo e sottolineando il calo del centrosinistra.

"Per duecento voti abbiamo perso il settimo consigliere. Comunque abbiamo la maggioranza. Come Fratelli d’Italia non vediamo problemi all’orizzonte". A parlare è il segretario provinciale del partito, Massimo Belvederesi. Secondo lui, facendo i calcoli di riparto su tre liste e non più su due, il centrodestra avrebbe preso più punti rispetto a prima. Per Belvederesi è ancora aperta la partita per la vicepresidenza in Provincia. "Le schermaglie pre-elettorali ci sono sempre state – dice il segretario FdI –. Ora bisognerà mettersi a tavolino e analizzare il voto tutti insieme. Ma, lo ribadiamo, la maggioranza non è in discussione". "Le elezioni provinciali nelle Marche hanno attestato, in modo chiaro e netto, il trend di consolidamento e avanzamento del centrodestra in tutta la regione – ha aggiunto il senatore Elena Leonardi, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia –. Nel primo tempo di questa tornata elettorale, visto che si procedeva al rinnovo dei soli consigli, senza i presidenti, il centrodestra ha posto le basi per un’affermazione definitiva in occasione del secondo tempo, previsto tra due anni. A Macerata, nonostante la terza lista in corsa, il centrodestra si è rafforzato; a Fermo, una vera debacle per il centrosinistra, si è passati da 6 a 4 per il centrodestra, a 8 a 2, sempre per la nostra coalizione; ad Ascoli siamo 5 a 5, cinque consiglieri persi dal centrosinistra. Leggo di presunta tenuta del Pd, eppure i numeri dicono altro. I numeri di lista ricevuti sono la cartina di tornasole per il secondo tempo. Ad oggi, il Pd si salva solo per il fatto che non era prevista l’elezione dei presidenti. A Macerata e Fermo, i voti di vantaggio delle nostre liste sono nell’ordine delle migliaia".