
Bellezza e bruttezza trattate con ironia dalla danza contemporanea
Mercoledì, alle ore 21.15, sarà la coreografa Silvia Gribaudi a vestire i panni della protagonista al teatro Persiani di Recanati con "Graces", e cioè lo spettacolo pluripremiato e "Produzione italiana dell’anno" nel 2019 per il Premio Danza&Danza. L’appuntamento rientra nella stagione realizzata da Comune e Amat, con il contributo di Regione e ministero alla Cultura. Con i mezzi della danza contemporanea, Silvia Gribaudi dotata di ironia e sarcasmo tratta abilmente le tante contraddizioni sul tema bifronte della "bellezza della bruttezza" e della "bruttezza della bellezza", che appassiona la nostra società occidentale. "Graces" è un progetto di performance ispirato alla scultura e al concetto di bellezza e natura che Antonio Canova realizzò tra il 1812 e il 1817. L’ispirazione è mitologica. Le tre figlie di Zeus - Aglaia, Eufrosine e Talia - erano creature divine che diffondevano splendore, gioia e prosperità. In scena tre corpi maschili, tre danzatori - Siro Guglielmi, Matteo Marchesi, Andrea Rampazzo - dentro a un’opera scultorea che simboleggia la bellezza in un viaggio di abilità e tecnica che li porta in un luogo e in un tempo sospesi tra l’umano e l’astratto. Qui il maschile e il femminile si incontrano, lontano da stereotipi e ruoli, liberi, danzando il ritmo stesso della natura. In scena anche l’autrice Silvia Gribaudi che ama definirsi "autrice del corpo", perché la sua poetica trasforma in modo costruttivo le imperfezioni elevandole a forma d’arte con una comicità diretta, crudele ed empatica in cui non ci sono confini tra danza e teatro. Lo spettacolo è realizzato grazie allo sguardo registico e visivo di Matteo Maffesanti (regista, formatore e videomaker). Per info: chiamare ai numeri 0717579445 (teatro Persiani) e 0712072439 (Amat). Il ticket è in vendita nelle biglietterie del circuito Vivaticket, anche online.