REDAZIONE MACERATA

"Basta indifferenza di fronte al dolore"

Una studentessa ha affisso una lettera a scuola per lanciare un appello, dopo che una ragazza si è lanciata da una finestra

La scuola dove è stata affissa la lettera aperta di una studentessa

La scuola dove è stata affissa la lettera aperta di una studentessa

Un messaggio di profonda riflessione è stato affisso ieri fuori dalla scuola di Recanati, in seguito a un tragico evento che ha colpito una delle sue studentesse. Una ragazzina è stata al centro di una vicenda che ha suscitato dolore e preoccupazione nella comunità scolastica, dopo aver tentato di togliersi la vita lasciandosi cadere dalla finestra della sua aula da una altezza di 10 metri. La ragazza, subito soccorsa, per fortuna non è in pericolo di vita.

Dopo questo episodio una studentessa si è rivolta con una lettera tanto ai compagni di classe quanto ai docenti, denunciando l’indifferenza e l’ironia con cui alcuni hanno reagito alla tragedia. Un comportamento che, secondo la giovane autrice, non può e non deve passare inosservato. "Alcuni di noi hanno trattato questa tragedia con indifferenza o peggio con ironia, vedendola come una scusa per saltare interrogazioni o lezioni", scrive la studentessa esprimendo un malessere diffuso riguardo alla reazione della scuola di fronte a un dolore collettivo.

"C’è stato chi ha preferito ignorare l’accaduto, continuando la giornata come se nulla fosse successo o chi ha optato per il silenzio". In un passaggio particolarmente emotivo, la lettera solleva una domanda cruciale sull’importanza dell’educazione: "Cosa significa davvero educare se ci limitiamo a completare i capitoli di un libro, senza preoccuparci di ciò che c’è oltre le pagine?" Con queste parole, la studentessa invita a riflettere sul ruolo fondamentale della scuola non solo come luogo di apprendimento accademico, ma anche come ambiente in cui sviluppare sensibilità, empatia e umanità.

La lettera non manca di esprimere gratitudine verso quei professori che hanno scelto di fermarsi, anche solo per pochi minuti, per ascoltare, riflettere e aprire una discussione con gli studenti. "Questi gesti, piccoli ma potenti, sono la dimostrazione di quella sensibilità e umanità che dovrebbero essere al centro dell’educazione", scrive la ragazza autrice. L’appello si estende anche agli studenti stessi, esortandoli a non permettere che l’indifferenza diventi una barriera tra di loro. "Dietro ognuno di noi ci sono delle storie, delle battaglie e delle difficoltà che spesso restano nascoste", prosegue la lettera, invitando i ragazzi a sostenersi reciprocamente, a essere più presenti gli uni per gli altri. La lettera si conclude con un sentito messaggio di solidarietà verso la famiglia della ragazza coinvolta. "Il nostro pensiero va alla ragazza e alla sua famiglia, che in questo momento stanno vivendo un dolore che noi non possiamo nemmeno immaginare".

Antonio Tubaldi