REDAZIONE MACERATA

Banco Marchigiano: sì alla fusione

I soci si sono espressi a favore dell’accordo con la Banca del Gran Sasso. Palombini: "Passaggio importantissimo"

Sempre più vicina la fusione del Banco Marchigiano con la Banca del Gran Sasso d’Italia BCC, nata nel 2015. Nei primi giorni di giugno era arrivata l’autorizzazione della Bce, la Banca centrale europea, mentre nei giorni scorsi il progetto di fusione è stato votato nei due istituti. "Queste due votazioni – è il commento del presidente del Banco Marchigiano, Sandro Palombini - rappresentano un doppio imprescindibile e importantissimo passaggio verso l’ulteriore sviluppo e crescita della nostra banca". Oltre a Palombini, esprimono grande soddisfazione anche gli altri referenti dei due gruppi, partendo dal Banco Marchigiano con il vice presidente Marco Bindelli e il direttore generale Marco Moreschi, mentre dall’istituto abruzzese giudizio favorevole di Giulio Cesare Sottanelli, Gabriele Di Simone e Maria Concetta Di Saverio, rispettivamente presidente, vice e dg facente funzione. L’articolato percorso, iniziato già dalla sottoscrizione del protocollo d’intesa avvenuta il 23 dicembre dello scorso anno, procederà in base ad un serrato cronoprogramma che vedrà la nascita ufficiale del nuovo Istituto di credito, frutto della fusione, per il primo ottobre 2021. Dopo il pronunciamento delle due assemblee dei soci, la stipula dell’atto di fusione avverrà a fine settembre per poi procedere allo start ufficiale. Il tutto avverrà, ovviamente, sotto l’egida della capogruppo di cui fanno parte entrambe le banche, ovvero Cassa Centrale Banca Spa. La nuova banca avrà un totale di 11.400 soci, frutto dei 9mila del Banco e dei 2.400 della banca abruzzese. Le filiali saranno 28 (25 Banco e tre della banca del Gran Sasso d’Italia), i dipendenti 188 (171 quelli marchigiani e 17 i colleghi provenienti dall’Istituto limitrofo). Il patrimonio complessivo sarà di 71 milioni (66 Banco, 5 Gran Sasso), mentre l’attivo patrimoniale di oltre un miliardo e 100 milioni, frutto dell’oltre un miliardo del Banco e dei 64 milioni dell’Istituto abruzzese. Alle 25 filiali del Banco Marchigiano, articolate tra le province di Pesaro, Ancona, Macerata e Fermo, si aggiungeranno quelle dell’istituto abruzzese di Pineto, Montorio al Vomano e L’Aquila. La nuova banca farà registrare fin da subito numeri importanti nel mondo delle Bcc italiane per il numero di province coperte (ben sei) e di Comuni serviti per competenza (106, di cui 32 della Banca del Gran Sasso d’Italia e 74 del Banco Marchigiano).

Michele Mastrangelo