REDAZIONE MACERATA

“Colpito a 11 anni, è stato il padre di un coetaneo”

Aggressione fuori dalla scuola. La denuncia alla polizia: schiaffo da un sessantenne mentre aspettava il pulmino per il calcio. Il ragazzino portato dai genitori al pronto soccorso. Scatta la segnalazione anche all’istituto

Bimbo picchiato in strada dal padre di un suo coetaneo: i genitori hanno presentato una denuncia in questura

Bimbo picchiato in strada dal padre di un suo coetaneo: i genitori hanno presentato una denuncia in questura

Macerata, 15 gennaio 2025 – Un ragazzino di 11 anni aggredito da un sessantenne in mezzo alla strada, mentre aspettava il pulmino per andare a calcio. È quanto sarebbe successo lunedì pomeriggio a Macerata e ora sull’accaduto, dopo la denuncia dei genitori, sono in corso le indagini della polizia. L’11enne era uscito di scuola da solo per andare agli allenamenti, e in via Capuzi stava aspettando il pulmino della società sportiva. In strada non c’era nessuno, ma a un certo punto però sarebbe arrivato il 60enne, padre di un ragazzino quasi coetaneo: i due bambini si conoscono, avendo frequentato per anni i centri estivi insieme. Il 60enne si sarebbe rivolto all’11enne inveendo contro di lui, accusandolo di essersela presa con il figlio e rifilandogli uno schiaffone. Poi si sarebbe allontanato continuando a indirizzare improperi vari contro il ragazzino.

Nel frattempo sarebbe sopraggiunta una passante, che avrebbe chiesto all’11enne cosa fosse successo e dopo aver sentito che il 60enne se l’era presa con lui, senza che lui sapesse il perché, sarebbe rimasta con lui fino all’arrivo del pulmino. Il ragazzino ha poi chiamato i genitori. Visto che ancora sentiva il dolore allo zigomo per lo schiaffo, lo hanno portato al pronto soccorso per una visita. Poi sono andati in questura e hanno denunciato l’accaduto.

A quanto sembra, non sarebbe la prima volta che si creano situazioni del genere con il 60enne, che però in questo caso avrebbe approfittato di un ragazzino di 11 anni che era solo in mezzo alla strada, arrivando a mettergli le mani addosso. La speranza della famiglia del ragazzo, che nel frattempo ha nominato un difensore di fiducia, è che la giustizia faccia il suo corso e garantisca la sicurezza della vittima. Anche la scuola sarà sollecitata, per evitare che l’11enne possa di nuovo trovarsi in una situazione del genere.