Avvocato vince la causa contro l’autovelox della città alta

Avvocato di Civitanova vince causa contro autovelox comunale per plurimi vizi di legittimità, apre la strada ad altri automobilisti per contestare sanzioni.

Avvocato di Civitanova vince la causa contro l’autovelox comunale della strada delle Vergini. Il legale è Anna Maria Recchi e ha impugnato un verbale emesso dai vigili urbani evidenziandone diverse illegittimità, recepite dal Giudice di Pace di Macerata Alessandra Mara Guarnieri. La sentenza del 27 luglio (numero registro1156) apre la strada ad altri automobilisti che avessero intenzione di contestare la sanzione che non sia nel frattempo tramutata in cartella esattoriale. La macchinetta è quella collocata sulla provinciale che collega Civitanova Alta a Montecosaro. Per avere idea dell’impatto della "trappola", lo scorso anno su 17.398 sanzioni elevate dalla polizia locale in città, ben 2.396 sono state generate dalle foto al Pincio e hanno prodotto un introito di 239.751 euro per il bilancio del Comune. Il giudice ha accolto le motivazioni evidenziate da Recchi che ha fatto ricorso contro la multa della Municipale che le ha contestato il superamento del limite di velocità, registrato dal Velocar il 5 dicembre 2023, mentre transitava lungo la provinciale 10. La sentenza del Giudice di Pace, sulla scorta dei motivi di impugnazione evidenziati dal legale civitanovese, stabilisce che "il verbale risulta affetto da plurimi vizi di legittimità" e in particolare evidenza "che è privo del riferimento sia alla certificazione dell’ultima taratura eseguita, sia alla sua omologazione e specificatamente al modello in uso e non anche al prototipo, a nulla rilevando l’eventuale produzione della certificazione successiva, che peraltro per la omologazione è assente, tenuto conto che il destinatario del verbale deve conoscere anticipatamente della regolarità dell’accertamento". Il verbale è giudicato illegittimo anche "per mancanza dell’autorizzazione del Prefetto – scrive il giudice – in quanto dallo stesso non si evince se si tratta di una postazione mobile con presenza dei verbalizzanti o fissa, con accertamento da remoto" e perché viziato da "omessa indicazione della distanza del cartello di segnalazione della postazione". Risultato: avvocato Vecchi uno autovelox zero con sanzione annullata e Comune condannato al rimborso delle spese quantificate in 350 euro.

Lorena Cellini