REDAZIONE MACERATA

Autovelox, il caso finisce in procura

L’associazione Altvelox ha presentato una denuncia nei confronti di sindaco e dirigente della municipale

Una strada con autovelox

Una strada con autovelox

Non si ferma il dibattito sull’autovelox di Camerino e dopo la risposta del sindaco Roberto Lucarelli all’Ugl Polizia locale delle Marche che aveva sollevato la mancata omologazione del recente autovelox Velomatic 512d adesso arriva anche la denuncia dell’associazione nazionale Altvelox tutela utenti della strada.

L’associazione appinto si è mossa nei confronti dello stesso sindaco e della dirigente della polizia locale del Comune, Cristiana Zampetti. Con ordinanza dello scorso 18 aprile 2024 – spiega l’associazione nazionale Altvelox tutela utenti della strada – la Cassazione ha ribadito l’illegittimità di qualsiasi apparecchiatura non omologata e con successive ordinanze nell’estate ha specificato anche la taratura periodica dopo l’iniziale omologazione".

All’Ugl regionale però non risultava appunto questa omologazione dell’apparecchio Velomatic 512d che si trova nella frazione di Canepina e nei giorni scorsi il segretario sindacale regionale, Vincenzo Marino, sollevato la questione sottolineando la riscossione di 320 mila euro di sanzioni tra giugno e novembre inclusi.

"Le operazioni e la strumentazione messe in campo dalla polizia locale di Camerino – ha replicato il sindaco al sindacalista – sono in linea con la legislazione vigente". Ora però anche l’associazione Altvelox tutela utenti entra in gioco. "Vista quindi le gravissime dichiarazioni del Sindaco Lucarelli – specifica in un comunicato l’ente – e la contestuale pressante attività sanzionatoria che il Comune di Camerino continua ad attuare a danno degli utenti con autovelox privi di debita omologazione e persino in assenza della obbligatoria autorizzazione della prefettura di Macerata, abbiamo depositato oggi (ieri; ndr) denuncia querela in capo a Roberto Lucarelli, sindaco di Camerino, e alla dirigente della polizia locale Cristiana Zampetti oltre ad eventuali altri soggetti. Abbiamo chiesto alla procura generale della Repubblica di Ancona, alla procura di Macerata e alla Corte dei Conti che nei loro confronti si proceda penalmente per tutti i reati che saranno ravvisati dall’autorità giudiziaria nei fatti descritti". Adesso sarà la magistratura a prendere in carico la questione e stabilire se nelle condotte ci siano o meno comportamenti penalmente rilenvanti.

Marco Belardinelli