GIORGIO GIANNACCINI
Cronaca

Attilio Pierini funerale. "Grazie capitano, hai fatto canestro nella vita"

A Porto Recanati il funerale del cestista. Il suocero: eri come un figlio, non riesco ad accettare che non ci sei più

Porto Recanati folla per il funerale di Attilio Pierini, morto in un incidente a 38 anni

Porto Recanati folla per il funerale di Attilio Pierini, morto in un incidente a 38 anni

Porto Recanati (Macerata), 1 luglio 2020 - Il volo in cielo dei palloncini gialli e blu (i colori del Recanati Basket) hanno accompagnato l’addio al gigante buono, insieme ai tanti giovani e compagni di squadra venuti con la t-shirt "Ciao capitano". C’erano praticamente tutti per l’ultimo saluto ad Attilio Pierini, il 38enne giocatore di basket morto tragicamente nell’incidente di martedì pomeriggio, lungo l’autostrada A24.

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Oltre 700 persone hanno gremito ieri pomeriggio il piazzale dell’oratorio Don Bosco di Porto Recanati, dove si è celebrato il funerale del cestista portorecanatese. Tra questi gli amici di sempre, ma anche quasi tutto il mondo della pallacanestro marchigiana, come i compagni di squadra ai tempi del Recanati Basket, quelli attuali della Vitus Rossella e tanti altri che lo avevano affrontato sul parquet. Oltre ai ragazzini delle giovanili dell’Ad Pallacanestro Recanati che si sono presentati in massa con la maglia bianca "Ciao capitano", con alle spalle la scritta "Attilio 8". Presenti le autorità, tra cui il sindaco Mozzicafreddo e l’ex sindaco di Recanati Fiordomo.

È stata tanta la commozione, e un ragazzo ha persino perso i sensi all’inizio della funzione, vuoi anche per il caldo torrido. "Questo oratorio – ha detto durante l’omelia il parroco, don Gabriele Crucianelli – è diventato un luogo che ha unito la famiglia di Attilio e le comunità di Civitanova, Recanati a Porto Recanati dove è stato amato. Quel terribile incidente gli ha levato la vita, ma lui l’aveva già donata a noi. Ha amato il basket e i giovani che si approcciavano a questo sport. La speranza è di diventare come lui, uno che ha fatto canestro nella vita". A salutare Pierini c’era il presidente del comitato regionale basket, Davide Paolini: "Attilio non è stato solo un giocatore di basket, ma un grande uomo. Sono state tante le iniziative a cui ha partecipato per i meno fortunati, e spesso per i bambini dell’ospedale Salesi o della Lega del Filo D’Oro. La sua scomparsa è un lutto per l’intera pallacanestro marchigiana.

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Lui nella vita ha superato ogni ostacolo, più di chiunque, e ha conquistato tutti. Attilio ci ha lasciato, ma ognuno potrà tenere con sé quello che ha donato". Poi il saluto toccante di Stefano Polli, padre della moglie Francesca, ancora ricoverata in gravi condizioni all’ospedale di Teramo dopo l’incidente. "Caro Attilio non accetterò che non ci sei più – ha detto –. È successo tutto in un attimo, per me eri un figlio. Vi siete conosciuti che Francesca aveva 18 anni, e pensavo a un amore estivo invece è stato un lungo amore. Come era bello vedervi insieme in bici. Mi pare ora di stare in un brutto sogno, o forse il buon Dio ti ha preso in prestito perché aveva bisogno di un’ala-centro forte come te. Dammi la forza perché questa tragedia si trasformi in un punto di ripartenza per Francesca. Non ti dimenticherò mai". Poi l’ultimo omaggio a Pierini, con i palloncini gialli e blu lasciati volare in cielo dai ragazzini della Pallacanestro Recanati, e un lungo e scosciante applauso che ha accompagnato l’uscita del feretro.