Alba Alessandri, 32 anni, fa l’imprenditrice agricola a Pieve Torina da quando ne aveva 21. A dire la verità, il suo percorso doveva portarla in tutt’altra direzione. "Mi sono diplomata al liceo Scientifico e, poi, mi sono iscritta al corso di laurea in Giurisprudenza perché pensavo di fare l’avvocato", spiega. Intendiamoci: il contatto con il mondo dell’agricoltura c’era già, visto che la famiglia conduceva un allevamento di mucche da latte. "Poi, però – prosegue - all’università non ho trovato quello che mi aspettavo. Nello stesso tempo, dopo la dura esperienza del terremoto, ho comperato delle stalle abbandonate a Pieve Torina e in tal modo sono riuscita a diversificare la produzione dell’azienda con un allevamento di galline ovaiole biologiche". E oggi si misura quotidianamente con 18mila galline (che danno circa 15mila uova al giorno), utilizzando moderne tecnologie. "La nostra è un’azienda a conduzione familiare, con due dipendenti. Rispetto ad un tempo la gestione dell’allevamento può avvenire sotto controllo, visto che c’è un sistema di videosorveglianza. Il cibo alle galline viene distribuito dalle macchine, come pure è automatica la raccolta delle uova. I nostri mercati di riferimento, oltre a quello marchigiano, sono quelli dell’Umbria e del Lazio". Alba, che è anche una rappresentante regionale e nazionale della Coldiretti, dice che, prima o poi, completerà gli esami e conseguirà il diploma di laurea, per un suo arricchimento personale. Ora, però, si gode il suo lavoro, visto che oltre al contatto con la natura e con gli animali, che tanto ama, c’è qualcos’altro. "Mi piacciono l’indipendenza e la libertà. Posso scegliere gli orari che voglio e costruirmi il lavoro e la vita come credo sia meglio per me, senza dover dipendere da altri. E questo per me è motivo di grande soddisfazione". "Non sono affatto sicura – conclude Alba – che se avessi fatto l’avvocato, dovendo sottostare a tutta una serie di vincoli, sarei stata altrettanto contenta". Dal modo in cui ci ha raccontato la sua storia sembrano esserci pochi dubbi: sicuramente no.
Franco Veroli