di Lorena Cellini
"Comprendiamo l’apprensione dei genitori in questo momento di passaggio, ma la riorganizzazione necessaria del servizio richiede tempo e valutazioni ponderate perché si tratta di spazi che debbono ospitare i bambini. Che sia stato difficile contestualmente garantire che l’Ufficio tecnico potesse effettuare anche altre progettazioni finalizzate a creare temporaneamente altri spazi non è una giustificazione, ma la realtà dei fatti. E in questo momento i disagi sono inevitabili per le famiglie che debbono spostarsi o iscrivere i bambini al nido. La necessità inderogabile di avviare i lavori entro l’autunno pone effettivamente il problema dei minori posti che saranno disponibili per i prossimi due anni scolastici". Piomba sulle vacanze del sindaco Fabrizio Ciarapica il caso dei due asili comunali chiusi (Cavalluccio Marino e Grillo Parlante) e della impossibilità di ricollocare sulle altre due strutture rimaste aperte (Lumachina e Pesciolino d’Oro) i pargoli senza classe, tanti di quelli pronti alla nuova iscrizione. Uno scenario che ha innescato la protesta delle famiglie, raggiunte da una lettere del Comune prefigurante disagi che lo stesso Ciarapica ammette: "In sostanza i due asili da ristrutturare, che ospitavano circa 50 bambini, non saranno disponibili fino alla fine dei cantieri. Quelli già iscritti potranno essere accolti nei due nidi che rimangono in funzione, i quali tuttavia non potranno ospitare i nuovi arrivi. Per ovviare in parte a questa situazione, entro l’estate il Comune completerà il nuovo spazio al nido la Lumachina per 13 posti aggiuntivi. Dopo un’indagine nei vari plessi scolastici, si sta tentando di reperire nuovi spazio da ristrutturare per altri 1314 posti. Se questa ipotesi andasse a buon fine, la problematica verrà ridotta a circa 20 posti (i conti dicono però intorno ai 30, ndr)". Il Comune gli spazi li ha chiesto anche ai nidi privati, ma invano. Guardandosi intorno "la location – chiarisce il sindaco – relativa alla scuola di San Giovanni di Don Bosco è oggetto di valutazione, ma presenta criticità significative rispetto ai requisiti autorizzatori essenziali. Verrà comunque assicurata l’erogazione di voucher per i frequentanti dei nidi privati per la copertura del differenziale di costo rispetto alla tariffa dei nidi pubblici sulla base dell’Isee, garantendo la sostanziale equiparazione economica tra i costi di frequenza". Quanto alle ragioni che hanno innescato il problema ricorda Ciarapica che "gli interventi del Pnrr sugli asili sono un’opportunità che il Comune ha saputo cogliere e che ci porteranno quasi a raddoppiare in due anni i posti a disposizione per i nostri bimbi. Parte del ritardo nelle nostre comunicazioni è dovuto anche all’incertezza di poter vedere assegnato un ulteriore milione di euro per coprire il rincaro delle materie prime. Notizia confermata solo da poche settimane".