REDAZIONE MACERATA

Artemigrante, piazza della Libertà balla con Jo Squillo

Venerdì sera, Jo Squillo ha fatto ballare tutta la piazza di Artemigrante con i pezzi degli anni '80 e '90. 24 anni di festival, con spettacoli svariati per le piazze e le vie del centro, si concluderanno con il gran galà della giocoleria in piazza della Libertà.

Artemigrante, piazza della Libertà balla con Jo Squillo

Balla tutta la piazza di Artemigrante con i pezzi degli anni ’80 e ’90 cantati da Jo Squillo: dal palco di piazza della Libertà, venerdì sera, la cantautrice e conduttrice televisiva ha fatto scatenare il pubblico del festival, giunto alla 24esima edizione. Tanti i momenti divertenti, dal lancio di tubi luminosi tra i fan accalcati sotto al palco all’invito a ballare insieme a lei, con i più intrepidi che si sono fatti avanti e hanno improvvisato uno show, al fianco delle ballerine che accompagnavano Jo Squillo. "Un saluto da piazza della Libertà – ha gridato la cantante –. Una parola bellissima, libertà per tutte le donne, che non sono donne coraggiose, sono donne libere".

A proposito di donne, non poteva mancare un omaggio a tutta la popolazione femminile, col brano "Siamo donne", cantato da Jo Squillo e Sabrina Salerno a Sanremo nel 1991. "Ma sono 24 anni (di festival, ndr), vi rendete conto? 24 anni... Questa piazza è sua, di Marco Cecchetti", ha detto Jo Squillo, indicando l’ideatore di Artemigrante, che subito dopo lo show si è trasformato in dj Silvio, facendo ballare la piazza. "Macerata è veramente bella così", ha detto più volte dal palco, guardando la piazza strapiena. La serata si è chiusa con le note di Minuetto di Mia Martini, ma ieri sera è stata di nuovo festa in piazza grazie a Dario Rossi e alle sue elettropercussioni.

Oggi ultima giornata: dalle 17 in poi si potrà assistere agli spettacoli più svariati per le piazze e le vie del centro con gli artisti Umberto Rosichetti, Il Teatro Viaggiante, Antilia Circo, Girovago & Rondella, chiude il festival il gran galà della giocoleria in programma alle 19.30 in piazza della Libertà.

Chiara Gabrielli