Novità sul fronte sisma. Ora c’è la possibilità di risarcimento per i beni mobili – come le auto – distrutti o danneggiati dal terremoto. "Saniamo finalmente una situazione di disparità – afferma il commissario Guido Castelli –. Abbiamo raccolto un’istanza molto sentita dal territorio".
Il contributo è destinato ai proprietari di beni mobili registrati, come automobili e altri mezzi di trasporto, che risultavano residenti nei Comuni del cratere alla data del terremoto. Per i beni distrutti il contributo copre l’80% del valore di mercato del bene alla data del sisma, attestato tramite perizia giurata o polizza assicurativa. Mentre per i beni gravemente danneggiati il contributo è pari all’80% delle spese per il ripristino del bene, purché documentate.
L’altra novità riguarda invece Ussita, Castelsantangelo e Visso: ora anche le università e gli enti di ricerca pubblici potranno contribuire a risolvere una delle questioni più complesse per la ricostruzione di questi tre paesi, quella dei dissesti idrogeologici. Con questa nuova ordinanza, si va a coadiuvare il lavoro del Consorzio di bonifica e della Conferenza dei servizi, avvalendosi degli atenei con cui il commissario Castelli potrà stipulare convenzioni ad hoc.