Pubblicate le graduatorie per l’acquisto di aree cimiteriali per la costruzione di edicole funerarie private. L’amministrazione comunale di Recanati, dopo aver provveduto all’aggiornamento planimetrico della parte nuova del cimitero comunale e di due rurali, quello di Santa Croce e dell’Addolorata, ha pubblicato il bando alla ricerca dei cittadini interessati ad assicurarsi un "buon riposo" anche dopo la morte. C’è tempo tre mesi per eventuali osservazioni e poi la graduatoria provvisoria diventerà definitiva, e si darà seguito agli atti di concessione d’uso per 99 anni.
Si tratta di quattro lotti in quelli rurali, due a Santa Croce e due all’Addolorata, e cinque in quello centrale. L’assegnazione tiene conto della fascia di età anagrafica, l’eventuale retrocessione di loculi comunali e/o aree cimiteriali concesse e non edificate. Il costo (771 euro a metro quadrato.) delle due aree del cimitero di Santa Croce, entrambe di 5 metri quadrati, è di 3.885 euro ciascuna e i loculi vanno disposti in lunghezza. Per quello dell’Addolorata sono uno di 9,160 (metri quadrati 11,88) e di 6.723 (metri quadrati 8,72) e qui i loculi sono disposti di testa. La concessione di un’area nel cimitero nuovo costa 1.243 al metro quadrato e quelle disponibili sono di diverse metrature: una di 7,50 metri quadrati (costo 9.259 euro), due di 8,68 metri quadrati (costo 10.715 euro), una di 8,33 metri quadrati (costo 10.283 euro) e una, infine, più grande, di metri quadrati 20,09, del costo totale di 24.801 euro.
I cimiteri cittadini sono una spina nel fianco della nuova amministrazione visto il grave degrado in cui si trovano in gran parte, a iniziare da quello di Santa Croce dove nel dicembre scorso è crollato un tratto di una decina di metri del muro perimetrale: la parte interessata al crollo è quella di sinistra rispetto all’entrata principale. Altra ferita aperta è la chiusura, avvenuta nel 2010 per problemi strutturali dell’immobile, poi ulteriormente allargati con il terremoto, della chiesa di Santa Maria in Varano, al cimitero cittadino, di proprietà comunale, costruita nel 1450. Al suo interno si trovano le tombe di Monaldo Leopardi, Adelaide Antici, di altri componenti della famiglia Leopardi e le spoglie di Nerina, la donna cantata da Giacomo nella lirica "Le ricordanze". Nel gennaio di due anni fa era arrivata la bella notizia del finanziamento di 3 milioni e 682mila euro stanziato dal ministero della cultura proprio per l’intervento di consolidamento e restauro della chiesa e dei locali ex convento. La competenza per la progettazione, l’appalto e i lavori sono in capo alla Soprintendenza che nei giorni scorsi ha scelto il progettista a cui affidare l’intervento. Antonio Tubaldi