Domani, alle 12, al monastero di Santa Teresa delle Carmelitane Scalze di Tolentino, in via del Carmelo 5, ci sarà la posa della prima pietra. Parteciperanno il commissario straordinario Giovanni Legnini, il vescovo della diocesi di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia monsignor Nazareno Marconi, l’arcivescovo di Urbino-Urbania-Sant’Angelo monsignor Giovanni Tani, il sindaco Giuseppe Pezzanesi, il collega di Cascia Mario De Carolis, le autorità civili, militari e religiose, l’amministratore delegato di Wolf Haus, l’ingegner Kurt Schopfer, titolare dell’impresa appaltatrice che edificherà il nuovo monastero in legno. "Non si tratterà effettivamente della ’posa della prima pietra’ – spiega suor Maria Chiara, priora, con la comunità della Carmelitane Scalze di Tolentino – in quanto non vi saranno pietre nel nuovo monastero, ma inizieremo ufficialmente i lavori di ricostruzione nel nome del Signore, deponendo in un tronco ligneo una pergamena e le reliquie di alcuni santi". Seguirà un aperitivo presso il convento di San Nicola degli Agostiniani. La mattina del 30 ottobre 2016, la terribile scossa aveva costretto le suore ad interrompere la celebrazione eucaristica e a fuggire: uscendo dal chiostro avevano visto alzarsi un polverone, con la caduta di molti calcinacci. Le suore di clausura erano state costrette a trasferirsi prima a Fano e poi a Cascia, ospitate da altre comunità Dopo oltre cinque anni, si inizia a parlare di ricostruzione. Prosegue la raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe, "Ricostruiamo il monastero di Tolentino!", lanciata dalla cugina di una suora.
CronacaApre il cantiere per il monastero Cerimonia con il vescovo Marconi