"La risposta dell’assessore Marchiori risulta insoddisfacente, per gli appalti diretti sono stati spesi la bellezza di 3 milioni di euro, i quali vorrei ricordare che sono soldi pubblici e, da cittadina, pretenderei che vengano spesi con oculatezza e trasparenza". La consigliera Sabrina De Padova interviene in merito alla risposta dell’assessore ai Lavori Pubblici, Andrea Marchiori, dopo la sua interrogazione – presentata martedì in sede di consiglio comunale - sugli affidamenti diretti in materia di lavori pubblici. "Osservando le determine sul sito del Comune si nota una ripetizione negli affidamenti diretti per ben 14 volte alla stessa cooperativa. Mi chiedo allora, dov’è finito il criterio di rotazione? Nell’art. 50 si dice come gli affidamenti diretti non possono superare i 150.000 euro, mentre si evincono, in quelli del Comune di Macerata, importi superiori per diversi casi: 150.408 euro alla società cooperativa Archeolab, 184.469 euro alla Fima engineering, 158.424 euro alla Schiavoni e così via, per un totale di 3.052.785,99 euro". Continua De Padova: "La rotazione ha lo scopo di evitare situazioni di immobilismo del mercato, mentre nel Comune si evince come vengano assegnati affidamenti diretti a un unico professionista, addirittura per ben 14 volte consecutive (la società cooperativa Archeolab nel 2024 è stata richiamata per ben 7 volte, 6 volte nel 2022 e una volta nel 2023; Geoin srl per 7 determine consecutive, Euro Buongarzone per 4, la lista è lunghissima). L’accorgimento dell’amministratore responsabile non è dichiarare che le tempistiche sono rispettate quando non vengono rispettate, ma dovrebbe essere quella di controllare, insieme ai dirigenti, i ritardi e gli aumenti dei costi per le varianti".
CronacaAppalti, De Padova incalza: "Dov’è finita la rotazione?"