Ancora controlli dei carabinieri ieri mattina sul pullman che doveva portare in gita gli studenti delle scuola media Annibal Caro. La gita stavolta è partita dopo i controlli effettuati sull’autista, con gli esisti negativi dell’alcool test, e sul mezzo, che ha superato l’esame, anche quello delle gomme. "Abbiamo iniziato sulla costa – spiega il colonnello Raffaele Ruocco, comandante provinciale dei carabinieeri –, ma le verifichesi estenderanno via via alle gite in partenza da altri Comuni della provincia per assicurare le condizioni di massima sicurezza alle scolaresche". La presenza della pattuglia, ieri, davanti all’istituto ha fatto seguito al blitz del giorno precedente, quando invece è stata annullata la gita in Abruzzo, a l’Aquila, di tre seconde classi, perché contestata l’usura degli pneumatici del pullman e perché l’autista è risultato positivo alla prova dell’etilometro con sanzioni per lui (guida in stato di ebrezza) e per l’agenzia di viaggio che ha fornito l’autobus. Il test ha fatto registrare il valore di 0,1 mg/litro. Il limite per il codice della strada è 0c5 mg/l, ma scende a zero per neopatentati, camionisti, tassisti e conducenti di autobus. Dunque fuori legge l’autista, che davanti ai carabinieri ha negato di aver ingerito alcool. Sono molti i fattori che influenzano il risultato dell’etilometro; oltre al peso e al sesso, va valutato se al momento test la persona è a stomaco pieno o vuoto, e il tempo trascorso dall’ultima assunzione di alcol, in considerazione del fatto che la curva di smaltimento scende di 0.15 gr/l ogni ora. Significa che se si fanno le ore piccole con qualche bicchiere, non è escluso che la mattina successiva ci si possa svegliare sobri ma con tracce, seppur minime, di quanto bevuto ancora in corpo. Dunque possono essere diverse le condizioni che determinano la positività, ma è difficile addebitarla all’uso di colluttorio dentale, spesso indicato come colpevole: per quanto ce ne siano alcuni con la presenza di componenti alcoliche diluite, le tracce resistono pochissimo in bocca ed è quasi impossible che possano alterare il risultato dell’etilometro, tarato per percepire anche quantità infinitesimali di alcool.
Lorena Cellini