Gli insegnanti in aspettativa che dovevano vaccinarsi prima dei sei mesi per non perdere il posto di lavoro e due poliziotti del commissariato di Civitanova, per i quali l’obbligo di presentarsi al lavoro con il Green pass era in vigore dal 15 dicembre 2021. E ancora: l’infermiere Luchetti che non avrebbe chiesto sempre la stessa cifra a tutti per fare la finta dose, perché all’ex Palarossini avrebbe "ricevuto sesso orale da una paziente da lui trattata in cambio di una dose non somministrata". I riscontri per gli agenti implicati nel giro messo in piedi dall’infermiere Emanuele Luchetti trapelano anche dalle intercettazioni telefoniche. "Senti, ti ho lasciato una lettera lì alla reception", diceva uno degli ispettori indagati al ristoratore Mecozzi, che aveva chiamato al telefono il 23 dicembre. Le due utenze erano già sotto controllo. Il ristoratore risponde all’agente così: "Ma tu hai rotto le scatole con queste lettere d’amore". Il poliziotto gli dice anche di salutare il fratello, a dimostrazione che tra i due corre più di una conoscenza. Per il gip, il tenore della conversazione telefonica è inequivocabile. Secondo le indagini, l’ispettore, parlando di lettera, avrebbe dunque alluso alla somma sborsata per simulare di avere ricevuto l’inoculazione del vaccino, senza il quale non avrebbe ottenuto il Green pass. Per le accuse sul sesso orale è il medico vaccinatore che ha fatto partire l’inchiesta, Carlo Miglietta, denunciando l’infermiere. Il 29 dicembre, al telefono parlano Galeazzi e Luchetti e l’argomento sono ancora le vaccinazioni. L’avvocato chiede all’infermiere se ha trovato "questi", riferendosi, ipotizza il gip nell’ordinanza, a persone che avrebbe inviato al centro vaccinale, ma l’infermiere gli dice: "Non ero giù, però ho dovuto mediare un po’". L’avvocato allora gli dice che lui aveva capito che ci sarebbe stato e Luchetti esordisce così: "Non ho capito un c... No, ma questi fanno normale". Se c’erano persone che facevano normale, quindi il vaccino vero, ci sarebbero state anche persone inviate dall’avvocato per il vaccino finto, ipotizza l’accusa. Sempre intercettati, Luchetti chiede: "Gli altri quattro, quelli che mi hai detto?" E Galeazzi risponde: "Loro vengono perché hanno preso l’aspettativa, sai i professori no? Hanno preso l’aspettativa e alla fine dell’aspettativa vengono". Le quattro persone, però, non si sarebbero mai presentate. Dalla lettura del traffico telefonico scandagliato con la perizia sui cellulari emerge che il primo contatto di telefonate tra l’infermiere Luchetti e l’avvocato Galeazzi risale all’8 gennaio 2021. Tra Scarafoni, Luchetti, Galeazzi telefonate si intrecciano a partire dal 6 agosto. Marina Verdenelli