ASTERIO TUBALDI
Cronaca

"Amianto sul Nervi, pronto a querelare"

Il geometra Marangoni contesta le affermazioni della giunta di Porto Recanati sulla presenza del materiale tossico nella struttura

Il geometra Eliano Marangoni si occupava di rischio amianto con la giunta del sindaco Mozzicafreddo

Il geometra Eliano Marangoni si occupava di rischio amianto con la giunta del sindaco Mozzicafreddo

Il geometra Eliano Marangoni, esperto da 35 anni del problema amianto soprattutto nell’edilizia, interviene nella recente querelle sulla presenza di questo pericoloso materiale nella struttura del capannone Nervi di Porto Recanati. Marangoni annuncia, intanto, di aver dato mandato agli avvocati per valutare possibili profili di calunnia e diffamazione, dopo che l’amministrazione comunale di Porto Recanati, con una nota del 20 ottobre scorso, aveva attribuito al "principio della rotazione degli incarichi del responsabile dell’ufficio tecnico e del responsabile rischio amianto" la scoperta di "una verità completamente diversa circa la presenza di amianto sulla copertura del Nervi". "Alla luce degli esiti delle analisi dell’Arpam – precisa Marangoni, responsabile del rischio amianto dell’amministrazione dell’ex sindaco Mozzicafreddo – si può affermare in modo inconfutabile che la verità era quella accertata nel 2014, con prelievi e analisi eseguiti in maniera corretta. È nel 2024 che, grazie alla rotazione degli incarichi, l’amianto è improvvisamente scomparso". Marangoni ha confermato che le recenti analisi – 23 prelievi effettuati, di cui 22 sulla copertura – hanno definitivamente accertato la presenza di fibre di amianto di tipo crisotilo nella guaina bituminosa che riveste i pannelli in cemento armato.

Il tecnico ha contestato le affermazioni dell’amministrazione comunale, secondo cui si potrebbe eliminare l’amianto con una semplice raschiatura superficiale della guaina. "È un concetto che fa venire i brividi. Nessuno può garantire che, anche raschiando, le fibre non restino nella parte cementizia. Senza contare che si tratta di lavori da eseguire a 20 metri di altezza". In contrasto con quanto dichiarato durante una conferenza stampa dal Comune, Marangoni ha affermato che la guaina contenente amianto non è presente solo in 12 giunzioni, ma su tutta la copertura: lungo il perimetro, nei punti di sormonto delle lastre, nella linea di colmo e in altri nodi strutturali. Le fotografie e planimetrie allegate alla relazione Arpam, sostiene, lo dimostrano chiaramente. Invita dunque l’amministrazione a valutare lo stato attuale dell’intervento, a prendere in esame anche le parti laterali della struttura finora non indagate e a procedere a un piano di bonifica complessivo. Altro che 8mila euro, come spesa ipotizzata dall’assessore Lorenzo Riccetti. Infine, l’aspetto più preoccupante secondo Marangoni riguarda la sicurezza strutturale. "Il capannone è soggetto a cedimenti. Quando si stacca un pezzo di copertura contaminata, c’è un rischio concreto di dispersione di fibre cancerogene nell’aria".

Asterio Tubaldi