GIORGIO GIANNACCINI
Cronaca

"Amianto, i risultati delle analisi ci sono"

Gli esponenti di Porto Recanati 21-26 smentiscono l’assessore Ricetti sull’esito dei controlli dell’Ast sul capannone Nervi

Antonio Rovazzani e Maria Grazia Nalmodi del gruppo di opposizione Porto Recanati 21-26

Antonio Rovazzani e Maria Grazia Nalmodi del gruppo di opposizione Porto Recanati 21-26

"Siamo andati negli uffici comunali e abbiamo saputo che i risultati dei prelievi effettuati dall’Ast sul capannone Nervi sono arrivati da una settimana. È grave e scandaloso che l’assessore Riccetti abbia detto il falso, soprattutto quando si tratta di una situazione che riguarda l’incolumità pubblica. Ora ci dica se l’amianto c’è o non c’è sul capannone Nervi". Così Alessandro Rovazzani e Maria Grazia Nalmodi, appartenenti al gruppo di minoranza Porto Recanati 21-26, tornano all’attacco nei confronti dell’assessore ai lavori pubblici Lorenzo Riccetti. Quest’ultimo, in un articolo apparso mercoledì sul Carlino, aveva affermato che ancora non sono arrivati al Comune "tutti gli atti e i risultati delle analisi sul capannone Nervi". Ma secondo gli esponenti di Porto Recanati 21-26 le cose non stanno proprio così. "Giovedì siamo andati in Comune per protocollare l’istanza di accesso agli atti e, viste le ultime dichiarazioni dell’assessore Riccetti, abbiamo approfittato per passare nell’ufficio lavori pubblici e chiedere informazioni sui prelievi svolti a febbraio sul capannone Nervi – dicono Rovazzani e Nalmodi –. Il dirigente ci ha subito risposto, affermando che i risultati degli accertamenti condotti dall’Ast sono arrivati al Comune da circa una settimana. Quando abbiamo fatto notare che Riccetti aveva sostenuto il contrario sulla stampa – aggiungono ancora –, il dirigente ha ipotizzato che probabilmente l’assessore vuole prima confrontarsi con il responsabile del rischio amianto. Tuttavia, levando il parere del tecnico, i risultati dell’Ast rimangono quelli e non cambiano. E poi dubito fortemente che l’ufficio non abbia avvisato l’assessore Riccetti, trattandosi di un tema molto delicato". Per questo Porto Recanati 21-26 non lesina forti critiche. "La prima richiesta agli atti l’avevamo presentata il 25 marzo e ci eravamo raccomandati di fornirci risposta prima dei 30 giorni canonici di attesa, in quanto si parlava di tutela della salute pubblica – riprendono Rovazzani e Nalmodi –. Però la nostra sensazione è che gli esami abbiano dato un esito che l’amministrazione non gradisce affatto. Infatti, nei mesi scorsi la giunta non si era fatta problemi a sventolare ai quattro venti che i due precedenti prelievi avevano dato esito negativo. Tant’è che erano stati incolpati l’ufficio e il tecnico che si erano occupati del primo prelievo del 2014, il quale attestò la presenza di amianto sul capannone. Ma adesso vogliamo sapere la verità sui risultati delle analisi dell’Ast". Giorgio Giannaccini