"Spendete soldi pubblici per un appendipanni, il Comunale lo ignorate da vent’anni". Recita così uno striscione con cui martedì sera si sono fatti immortalare una ventina di ultras della Civitanovese, stufi di vedere in malora l’impianto che ospita le partite casalinghe della loro squadra, capolista nel campionato di Eccellenza. Parole dirette all’Amministrazione comunale che, nel realizzare gli interventi di restyling della stessa piazza del borgo marinaro, ha fatto edificare un albero in acciaio inox, con sorgenti luminose, al costo di oltre 31mila euro. L’opera aveva suscitato l’ironia dei cittadini, che in tanti avevano definito "un attaccapanni", mentre qualcuno si era complimentato con che "è riuscito a vendere l’albero all’Amministrazione".
Dai social e dal chiacchiericcio di strada, si è passati così alla protesta vera e propria degli ultras che oltre ad esporre lo striscione, hanno simbolicamente appeso degli abiti ai rami della finta pianta. L’agitazione, dicevamo, è dovuta allo stato in cui versa il Polisportivo comunale, con gradinate rovinate, spogliatoi vetusti e i lavori per le toilette, nel frattempo chiuse e sostituite dai bagni chimici, non ancora iniziati. Interrogato dal Carlino alcune settimane fa, l’assessore ai lavori pubblici Ermanno Carassai confidava di iniziare tali interventi "entro la fine dell’anno", tuttavia, con la Civitanovese prima in classifica, il numero di spettatori presenti alle partite dei rossoblù potrebbe aumentare e quindi anche le esigenze sarebbero maggiori.
f. r.